Scrittrice (Saumur 1654 circa - Parigi 1720). Figlia del filologo Tanneguy Lefèvre, sposò un discepolo di questo, André Dacier (1651-1722). Pubblicò traduzioni e commenti di opere classiche; soprattutto [...] vantata una sua fedele versione di Omero. L'Houdart de la Motte se ne servì per una libera versione dell'Iliade (1713), alla quale la D. oppose (1715) le dissertazioni Des causes de la corruption du goust: ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] ; ma anche difeso, per es., da N. Boileau. Nel Settecento la cultura francese si riapre a O. (traduzione di AnneDacier, 1699); Fénelon nel Télémaque si rifà ai motivi pedagogici della Telemachia. Rinasce intanto in Francia la conoscenza del greco e ...
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Scrittore francese (Parigi 1672 - ivi 1731). Iniziò la sua attività letteraria con opere per musica (L'Europe galante, 1697, ecc.); più tardi compose Odes (1709), Fables (1719) e tragedie (fra cui notevole [...] fase, pubblicando (1713) una Iliade ridotta in dodici canti, sulla base della traduzione in prosa del poema omerico eseguita da AnneDacier: questa protestò con un trattato, Causes de la corruption du goût. La M.-H. replicò con le Réflexions sur la ...
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