MALATESTA, Annibale
Rosella Carloni
Figlio di Gaetano e di Flaminia Orlandi, nacque intorno al 1754, probabilmente a Roma.
Nel 1771 risiedeva in questa città in via Vittoria con la moglie Caterina Valentini [...] - dalla quale ebbe i figli Vincenzo, nel 1772, e Giuseppe, nel 1774 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Lorenzo in Lucina, 33, Battesimi, 1771-76, cc. 39v, 144r) - in un appartamento adiacente a quello ...
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MARGARUCCI, Annibale
Giampiero Brunelli
– Nacque a San Severino Marche intorno alla metà del XVI secolo. Come molti membri della famiglia, attiva nella vita politica della città marchigiana, intraprese [...] stesso luogo.
Il quadro mutò radicalmente con l’invasione della Valtellina da parte di un esercito francese guidato da François-Annibal d’Estrées, marchese di Coeuvres: nelle settimane a cavallo tra il dicembre 1624 e il gennaio 1625, capitolarono i ...
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MARAZIO, Annibale
Daniela Adorni
Nacque ad Alba il 25 luglio 1830 da genitori vercellesi: il padre Luigi era notaio, la madre, Gabriella Malpenga (terza moglie di Luigi) era sorella ed erede del barone [...] G. Malpenga. Ad Alba compì i primi studi e, nel 1852, si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino. La giovanile passione per la scrittura e le lettere lasciò il posto, dopo la laurea, a un'ansia ...
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NINCHI, Annibale
Marco Severini
– Nacque ad Ancona nel 1819 da Vincenzo e da Gesualda Ragni.
Appartenente a un’agiata famiglia borghese, completò gli studi laureandosi in legge all’Università di Roma. [...] A 25 anni fece il suo ingresso nella Sacra Rota e nel consiglio di amministrazione della Banca romana, costituita nel 1835 da finanzieri francesi. Cospiratore e patriota come il fratello Ginesio, nel 1845 ...
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GATTI, Annibale
Rossella Agresti
Figlio di Damiano, nacque a Forlì il 16 sett. 1827. Il padre, decoratore e freschista, intorno agli anni Trenta si trasferì a Firenze con la famiglia nella speranza [...] di ricevere nuove commesse.
Come il G. stesso ricorda nell'autobiografia pubblicata postuma (1928), da bambino fu inviato a studiare prima da "un certo Lega" (p. 8), poi presso la scuola di S. Jesi, riportando ...
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Poeta (n. Alessandria - m. ivi 1619); autore di rime di vario genere (anche una riduzione in ottave della novella Gismonda del Boccaccio), tra cui migliaia di madrigali (pubblicati nel 1605, sotto il titolo Tela cangiante) ...
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Drammaturgo italiano (Castellammare di Stabia 1956 - Roma 1986). Formatosi alla scuola di R. De Simone, laureato in antropologia, è stato cultore delle tradizioni popolari campane e lucido esploratore della realtà presente. Anche attore e regista, fondatore della cooperativa Il carro, è stato il capofila del movimento della nuova drammaturgia posteduardiana, costituitosi a Napoli dopo il 1980. Ha creato ...
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Musicista (Roma 1537 circa - Loreto 1592). Maestro di cappella in S. Luigi dei Francesi e in S. Giovanni in Laterano, nel 1577 lasciò quest'ultimo posto per passare alla casa del card. Sirleto. Dal 1584 fu attivo presso la S. Casa di Loreto. Restano di lui madrigali a cinque o sei voci (pubbl. 1568) e pagine sacre e profane, in varie raccolte collettive dell'epoca e in manoscritti. Collaborò con Palestrina ...
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Letterato napoletano (Napoli 1686 - ivi 1753); nel 1740 si ritirò tra i padri dell'Oratorio. Lasciò 16 tragedie, dieci delle quali con il titolo di Tragedie cristiane (1729) in cui fuse elementi romanzeschi con storie e leggende religiose; i suoi modelli sono Corneille, Racine e anche Voltaire ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Alba 1830 - Torino 1916). Fu redattore dalla fondazione (1854), e poi direttore, del Diritto; direttore della Monarchia nazionale (1862), di ispirazione rattazziana; deputato al parlamento per più legislature; sottosegretario al ministero delle Finanze (1878-79, 1885); senatore del Regno (dal 1900) ...
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annibalico
annibàlico agg. (pl. m. -ci). – Di Annibale, il famoso generale cartaginese che lottò duramente con i Romani nella seconda guerra punica (219-201 a. C.): giuramento a., odio a., implacabile (con allusione al giuramento di eterno...
Hannibal ad portas
〈ànnibal ...〉 (o Hannibal ante portas; lat. «Annibale è alle porte [di Roma]»). – Frase che la tradizione attribuisce ai Romani quando, dopo la sconfitta di Canne (216 a. C.), si temeva che Annibale marciasse su Roma; divenuta...