Famiglia di origine franca, il cui capostipite, Anscario (m. 902), ottenne il titolo di marchese per la marca, detta di Ivrea, costituita dai comitati occidentali della regione subalpina, compreso quello [...] , figlia di Berengario I, da cui ebbe Berengario II re d'Italia, e, in seconde nozze, Ermengarda sorella di Ugo di Provenza, da cui ebbe Anscario II (m. 940). Caduto Berengario II di fronte a Ottone I, la breve potenza degli A. si oscurò rapidamente. ...
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Regione dell’Italia settentrionale (25.873 km2 con 4.311.217 ab. nel 2020, ripartiti in 1181 Comuni; densità 170 ab./km2). È situata ai piedi delle Alpi Occidentali e comprende un arco montuoso che, dall’Appennino [...] e Saraceni, nel 10° sec. il P. si raggruppa quasi tutto nella potente formazione politica della marca d’Ivrea, sotto gli Anscarici; questa si divide, verso il 950, nelle marche d’Ivrea propriamente detta, di Torino e della Liguria o, dal nome della ...
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Regione di confine. Nell’Impero carolingio furono chiamati m. i territori di confine allo Stato, e i conti preposti a una m. furono detti marchesi o margravi. Più tardi la m. si raffigurò o in un aggregato [...] l’Impero carolingio, nacquero (888) le m. d’Ivrea (o d’Italia), concessa da Guido di Spoleto ad Anscario, fondatore della dinastia degli Anscarici; di Lombardia, concessa da Guido allo zio Corrado; di Trento, che al tempo di Ottone I, unita a quella ...
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ALBERTO AZZO
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio di Oberto II e di Railenda, vedova d'un Sigifredo, forse conte del Seprio, è attestato nei documenti dal 1011 al 1026.
Appartenente a quella stirpe [...] attività d'espansione.
A. ebbe stretti legami di parentela con le principali grandi famiglie feudali dell'Italia settentrionale: con gli Anscarici d'Ivrea dal momento in cui una sua sorella, Berta, sposò il marchese Arduino, futuro re d'Italia; con ...
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DEL CARRETTO, Gerolamo Maria
Angelo Torre
Quintogenito di Domenico Donato [I], marchese di Balestrino e Bossolasco, e di Laura Damiano dei conti di Castellinaldo, nacque ad Albenga intorno al 1670.
Insieme [...] sulla trasformazione del patrimonio in Stato dinastico, che non riuscì invece agli altri ceppi marchionali piemontesi, Arduinici e Anscarici. I feudi delle Langhe non andavano considerati, come si faceva a Torino, appannaggi dei cadetti di Aleramo ...
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