Retore (sec. 11º), fu cancelliere (1047) e poi (1048) cappellano di Enrico III. È autore di un trattato di retorica (De materia artis) andato perduto e della Rhetorimachia (1047 circa), esercitazione retorica [...] in cui finge di misurarsi col cugino Rotilando difendendosi da calunnie di lui e a sua volta accusandolo. ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] pp. 59-73. Annoverato tra i "grands rhétoriqueurs" dell'XI secolo insieme con Pier Damiani, Alfano di Salerno e AnselmodaBesate, G., originario di una città cosmopolita come Salerno, reca con sé un patrimonio di cultura sostanziato di classicità, a ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Kalendae, Kaeso) e il Q fu limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato retorica che hanno un’adeguata espressione in Anselmo di Besate, fino a grandi temperamenti di teologi ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] la Verità cristiana. Le basi della cristianizzazione della r. furono poste da s. Agostino, venuto a Milano nel 384 come maestro di r maggiore efficacia nel predicare il verbo di Dio. Anselmo di Besate, detto il Peripatetico, manifesta dal canto suo l ...
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