Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] dottrina e per l'eleganza con cui componeva, ancora giovanissimo, versi greci e latini. A Lorenzo dedicava i libri dell'Iliade che dal 1470 , storici, mitologici, a lui familiarissimi, dell'antichità classica che, usati con gusto squisito (anche ...
Leggi Tutto
Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] il suo repertorio, esteso, a seguito delle scoperte archeologiche e di una vastissima acquisizione di forme dell’antico, anche all’arte romana, della Magna Grecia, etrusca ed egizia, come dimostrò la fortuna dell’opera di A.-C.-P. Caylus Recueil d ...
Leggi Tutto
stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] erano costituiti in dottrina, almeno a partire da Isocrate e Teofrasto, nell’ambito della retorica greca.
Le critiche alla s. antica
Alla s. antica risale la distinzione tradizionale dei tre stili (sublime, medio, umile), cui devono corrispondere i ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] dionisiaci. Non bisogna però dimenticare che Apollo e Dioniso nella realtà religiosa greca non erano in contrasto, e a Delfi erano venerati insieme; secondo una leggenda antica la testa di Orfeo ucciso, insieme con la lira, avrebbe raggiunto ...
Leggi Tutto
Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] Antichità
Nella tradizione greca l’aggettivo lirico, affermatosi in età alessandrina con riferimento a quei componimenti che più anticamente canto del banchetto). Altre, quali il nomo (la forma più antica di l. corale) e il ditirambo (canto in onore ...
Leggi Tutto
Poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.). Nacque ad Ereso, ma visse nella principale città di Lesbo, Mitilene. Era di famiglia nobile e secondo una notizia antica fu, tra il 607 [...] nelle sue poesie sentimenti d'amore, sui quali fin dai tempi antichi si è discusso, cercando un'interpretazione che non urtasse la sensibilità singolari tesori d'arte e d'umanità che la Grecia arcaica abbia lasciato. ▭ S. è divenuta nella letteratura ...
Leggi Tutto
Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] al culto religioso, essa si presenta nella letteratura greca in forme già artisticamente evolute e con una tradizione già Spunti di poesia p. si trovano in Omero, e gli antichi considerano Stesicoro, cantore di Dafni, come suo inventore; tuttavia ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta greco G. Seferiàdis (Σεϕεριάδης; Smirne 1900 - Atene 1971). Dopo aver studiato legge a Parigi, intraprese la carriera diplomatica (1926), che concluse nel 1962 come ambasciatore a [...] dell'esilio, precocemente sperimentato con l'esodo della popolazione greca dall'Asia Minore in seguito al trattato di Losanna ( protagonisti di questo breve epos sono alcuni miti dell'antichità classica, i quali rappresentano in modo esemplare il ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. Napoli 45 d. C. circa - m. forse 96); figlio di un grammatico e maestro di retorica, partecipò presto alle gare poetiche in voga al suo tempo; venuto a Roma, alla corte di Domiziano, fu [...] e dedicata a Domiziano), nella quale la materia poetica, interamente greca, è elaborata secondo il modello virgiliano dell'Eneide: dodici libri Alla Tebaide S. dovette la sua grande fama nell'antichità e nel Medioevo. L'altro poema epico, l'Achilleide ...
Leggi Tutto
Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] di Abdera, Gorgia da Lentini, Platone, Isocrate, Zenone e soprattutto Aristotele e, più tardi, Ermagora di Temno, la civiltà greca lasciò in eredità a quella romana un tesoro di analisi, di classificazioni, di precetti relativi ai diversi generi del ...
Leggi Tutto
greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...