DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] .
Il D. studiò a Napoli, dove frequentò le lezioni di F. De Sanctis e fu discepolo di G. Bovio, repubblicano e anticlericale. L'occasione che gli fece mutare il corso della vita - come scrive nelle memorie pubblicate con lo pseudonimo di Le Vagre (Un ...
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Petroni, Giuseppe
Patriota (Bologna 1812 - Terni 1888). Aderì al movimento mazziniano e partecipò ai moti bolognesi del 1831. Membro della Giovine Italia dal 1832 e della setta degli Apofasimeni, si [...] romana si distinse nella difesa della città e fu sostituto del ministro della Giustizia, Giovita Lazzarini. Acceso anticlericale, alla restaurazione pontificia continuò a tener vivo l’ideale mazziniano in clandestinità. Arrestato nel 1853 e ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] 4, pp. 231-240). Quando, da parte socialista e radicale, fu aperta una vivace polemica contro Golgi, positivista e anticlericale ma reazionario, il G. prese le difese del maestro. Contestato per questo dai compagni di fede del Ghislieri, cominciò ad ...
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Uomo politico spagnolo (Palma di Maiorca 1853 - Madrid 1925). Deputato liberale dal 1881, nel dic. 1892 assunse il dicastero delle Colonie nel gabinetto presieduto da P. M. Sagasta; nel 1894 rassegnò le [...] al 1909, quando dovette dimettersi per le difficoltà create dalla ripresa del separatismo catalano e dall'opposizione anarchica e anticlericale (M. volle la condanna a morte di F. Ferrer Guardia). Fu alla guida di altri tre brevissimi governi nel ...
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Statista francese (Rocquecourbes, Tarn, 1835 - Pons, Charente Inférieure, 1921); destinato da giovane alla carriera ecclesiastica, se ne ritrasse prima di aver preso gli ordini e si laureò in lettere (1860) [...] portafoglio (1914-15) nel ministero della conciliazione nazionale costituito dal Briand. Tipico esponente della politica anticlericale delle sinistre francesi, C. portò a termine la nuova legislazione sulle associazioni religiose e quelle successive ...
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Figlio (Trieste 1822 - Roma 1891) di Girolamo ex re di Vestfalia. In Francia, nel 1848, prese parte alla lotta politica e fu deputato alla Costituente, con tendenze repubblicane. Prima ostilissimo al cugino [...] il crollo del secondo impero, ritornò di nuovo nel 1876 alla politica, capeggiando il partito bonapartista in senso anticlericale e democratico, ma si urtò nell'imperatrice Eugenia prima e poi (1884) nello stesso suo primogenito, Napoleone Vittorio ...
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PERINO, Edoardo
Sara Mori
PERINO, Edoardo. – Nacque a Torino il 15 ottobre 1845 da Antonio e da Felicita Magnone, e fu battezzato il giorno successivo nella chiesa del Nostro Signore del Carmine. Secondogenito [...] non mancò di pubblicare anche i grandi classici antichi e moderni da Orazio fino a Giosue Carducci. Monarchico e anticlericale, Perino promosse collane dedicate alla storia del processo risorgimentale e ai cosidetti ‘misteri’ legati alla Chiesa e ai ...
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PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] cattedra di psichiatria e neuropatologia, e lì si risposò ed ebbe altri tre figli.
Dal padre ricevette un’educazione «anticlericale e socialistoide» (Autobiografia, in L’Assalto, 11 dicembre 1927). A Pisa Pellizzi si iscrisse a 16 anni all’università ...
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Autore drammatico (Valence 1820 - Parigi 1889). Esordì nella "scuola del buon senso" (nata come tendenziale reazione al Romanticismo) con La ciguë (1844), Un homme de bien (1845), L'aventurière (1848), [...] (1858) trattò il problema sociale della cortigiana; Les effrontés (1861) e Le fils de Giboyer (1863) sono di spirito anticlericale. In Maitre Guérin (1865), Lions et renards (1870), Jean de Tommeray (1874), Madame Caverlet (1876) si scorgono riflessi ...
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Uomo politico irlandese (Straide, Mayo, 1846 - Dublino 1906). Di origine contadina, aderì nel 1865 alla Fratellanza Feniana; nel 1870 fu arrestato per contrabbando d'armi. Liberato (1877), aiutò C. S. [...] (si dichiarò, tra l'altro, nettamente ostile alla guerra contro i Boeri) e si fece fautore di un socialismo radicale e anticlericale. Nel 1898 con W. O'Brien costituì la United Irish League. Dal 1903 al 1905 fu in Russia e partecipò ai moti ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...
anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...