Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa impersonata dal suo clero.
L’a. assunse grande importanza politica nel sec. 19°. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito ...
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sanfedismo
Movimento, a base popolare, sorto nel Meridione e in partic. in Calabria come reazione alla Repubblica napoletana del 1799, con lo scopo di restaurare i Borboni in nome della «santa fè» contro [...] gli anticlericali francesi. Ai contadini in rivolta si unirono anche alcuni elementi della criminalità locale come fra’ Diavolo, fino a trovare una guida nel cardinale F. Ruffo. La marcia dell’«Esercito della Santa Fede in Nostro Signore Gesù Cristo ...
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FERRARIS, Adamo
Anna Maria Isastia
Figlio primogenito di Luigi, farmacista, e di Antonia Messia, nacque il 30 giugno 1838 a Livorno Piemonte (ora Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli). Il F. crebbe, [...] insieme con il fratello Galileo, nato nel 1847, e a due sorelle, in una famiglia di liberali anticlericali.
Fece i suoi primi studi in paese, proseguendoli poi a Torino, dove frequentò la facoltà di medicina per quattro anni. I suoi biografi ...
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Uomo politico francese, nato a Rugles (Eure) il 22 aprile 1867. È autore, tra l'altro, di L'âme moderne (Parigi 1892), L'effort (1893), L'aristocratie intellectuelle (1895), La conscience nationale (1898), [...] (1911), Les résurrections italiennes (1911); ha diretto varî giornali, come La Raison, L'Action, dalle tendenze radicali e anticlericali assai spinte, Le Siècle, ed è stato presidente della Ligue des Bleus di Normandia. Fu eletto senatore per la ...
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COMANDINI, Federico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena il 3 febbr. 1815 da Ubaldo, tintore, e da Maria Anna Pasini. Il padre, che in gioventù era stato giacobino e nel 1799, al tempo della prima reazione [...] della Restaurazione e in una Romagna tradizionalmente inquieta per la pessima amministrazione cui era sottoposta, erano anzitutto ideali anticlericali e aspirazioni a rompere o almeno ad allentare i legami con Roma. Il C. venne a maturità nel ...
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GALLEANI, Luigi
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Vercelli il 12 ag. 1861, secondogenito di quattro figli, da Clemente, maestro elementare, e da Olimpia Bonino, entrambi appartenenti a famiglie borghesi di [...] facoltà di giurisprudenza di Torino, senza però arrivare alla laurea. Fece le sue prime esperienze politiche negli ambienti repubblicani e anticlericali della città natale: il 3 nov. 1880 si recò addirittura a Milano per conoscere G. Garibaldi che vi ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] modo dal tanto più geniale Grozio, rendendo per tal modo ancora più chiare le tendenze borghesi, laiche, anticlericali, materialistiche, empiristiche, antistoriche, immanentistiche della scuola. Perciò il suo De iure naturali et gentium, sebbene ...
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(ted. Welfen) Con i nomi di guelfi e ghibellini si suole designare i due partiti sorti in Germania dopo la morte di Enrico V (1125), il primo guidato dai G., l’altro capeggiato dagli Hohenstaufen, signori [...] il Risorgimento italiano, si designò come neoguelfo il programma giobertiano, in quanto affidava al Papato una funzione diretta suggerendo per gli avversari, anticlericali e ostili al dominio temporale dei papi, la denominazione di neoghibellini. ...
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guelfi
Fazione tedesca, sorta nel 12° sec. dopo la morte di Enrico V, dei sostenitori della casata dei Welfen, duchi di Baviera e di Sassonia, in contrapposizione ai , fautori degli Hohenstaufen, duchi [...] neoguelfo il programma politico di V. Gioberti, in quanto affidava al papato una funzione preminente nella costruzione dello Stato unitario, mentre gli avversari, anticlericali e ostili al dominio temporale dei papi, furono denominati neoghibellini. ...
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Modena, Gustavo
Attore e patriota (Venezia 1803 - Torino 1861). Laureatosi in giurisprudenza all’università di Bologna, cominciò a recitare come dilettante per divenire professionista, nel 1824, dando [...] , poi nel Veneto. Dopo le sconfitte del 1848-49, si ritirò in Piemonte. Fedele agli ideali repubblicani e anticlericali, ostile alla politica di Cavour e agli adattamenti dello stesso Garibaldi, avversò qualsiasi conciliazione con la monarchia. Egli ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...
anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...