SCIPIONE Emiliano, Publio Cornelio (P. Cornelius Scipio Aemilianus Africanus)
Gaetano De Sanctis
Generale romano. Fu il più giovane dei figli che L. Emilio Paolo, il vincitore di Pidna, ebbe da Papiria. [...] , p. 98 segg.; P. Fraccaro, Studi sull'età dei Gracchi, in Studi storici per l'antichità classica, V, p. 362 segg. - Sul circolo di S. e la sua efficacia nella cultura greco-romana: F. Leo, Gesch. d. röm. Literatur, I Berlino 1913, p. 315 segg.; M ...
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Gare pacifiche per la conquista di premî stabiliti al miglior concorrente, espressione caratteristica dello spirito greco, proclive allo sviluppo di ogni migliore dote personale, fisica o morale, come [...] le forme e i modi di tali gare, e si estendono quasi ad ogni campo dell'umana attività.
I ragazzi nella scuola grecaantica, come i soldati sul campo di battaglia, o i cittadini investiti di cariche pubbliche, gli artisti come gli esplicatori di ...
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Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] -yomi, la luna, è invece una figura divina del tutto secondaria. Si adoravano pure le stelle. È noto come anche gli antichiGreci adoravano il sole (v.), la luna (v.) e qualche pianeta.
Il paese classico dell'astrolatria e dell'astralismo è però la ...
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È la maggiore, dopo Rodi, delle isole italiane dell'Egeo, misurando 282 kmq. di superficie, una lunghezza di 42 km. e una larghezza massima di chilometri 11. Ha forma allungata con l'asse maggiore diretto [...] 'antichità. - I primi abitatori dell'isola sembrano essere stati i Carî, mentre può darsi che i primi colonizzatori greci siano della sua cerchia. Di fronte all'altare sorgeva il tempio più antico del dio, di stile ionico in antis, che conteneva molte ...
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. La parola greca ἀχρωτήριον è di significato generale e indica ogni parte prominente, come la cima di una montagna, un capo o promontorio, l'estremità di un naviglio, e le stesse estremità di un corpo [...] antichi decoratori nelle pitture che adornavano l'interno degli edifici, per vedere quanto comune e diffuso fosse l'uso di acroterî, specialmente nella forma più semplice di una palmetta, quale la vediamo anche terminare le stele sepolcrali greche ...
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. Si denomina così più propriamente la prima moneta enea romana librale fusa col tipo della prora, ma per estensione si comprendono sotto questa denominazione tutte le monete antiche fuse di bronzo della [...] accompagna al dritto con l'effigie delle maggiori divinità dell'olimpo greco-romano. I nominali portano al dritto e al rovescio i punto si possono cronologicamente distinguere, si nota che il più antico asse è il più bello, e che di poi lo stile ...
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Nome col quale gli antichiGreci designavano la divinità che reputavano regnare su tutte le regioni dell'oltretomba; chiamata spesso anche Plutone (Πλούτων) o Giove sotterraneo (Ζεὺς καταχϑόνιος). Figlio [...] (pei culti locali di Ade cfr. il cit. art. dello Scherer, p. 1787 segg.).
L'oltretomba greco. - Come abbiamo detto, col nome di Ade i Greciantichi designavano anche il regno delle divinità infere; cioè, in genere, l'oltretomba. La più semplice e ...
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Poeta, filosofo e critico inglese, nato a Ottery St. Mary nel Devonshire il 21 ottobre 1772. Figlio d'un ecclesiastico e maestro di scuola della parrocchia, sin dalla prima infanzia C. rivelò quelle che [...] vasta cultura classica, incominciò a scrivere i primi versi in greco, in latino e in inglese, e imparò i primi principî , ma le relazioni fra i due uomini non ripresero più l'antica intimità. Frattanto C. aveva sposato Sara Fricker (ottobre 1795) ed ...
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Antico collegio sacerdotale romano, di dodici membri, che secondo una remotissima tradizione rappresentavano i dodici figli di Acca Larentia, e in cui i mitografi riconoscevano una raffigurazione dei dodici [...] scavi, 1914, p. 464 segg.; G. Vaccai, Le feste de Roma antica, 2ª ed., Torino 1927, p. 103 segg.
Sul Carme Arvale: , Inscriptiones latinae selectae, II, n. 5039; E. Cocchia, in Riv. indo-greco-ital., I (1917), pp. 1-22; M. Schanz, Geschichte der röm. ...
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In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] tempi dell'impero romano, cioè le melodie cosiddette gregoriane. Queste, che per non pochi lati si riallacciano all'antico canto greco, sono ricche, infatti, di passaggi, di note superflue e di effetti vocali destinati a dare speciale aggraziatura al ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...