GIOVANNI VIII, papa
Antonio Sennis
Romano di nascita, figlio di Gundo, della sua vita prima dell'elezione a pontefice si sa che fu arcidiacono ed ebbe un ruolo di rilievo al concilio dell'853, nel corso [...] franca delle cerimonie dei sovrani d'Israele tradite dalla Bibbia, proprio una tradizione 27-31, 86, 238; R. Picchio, Il posto della letteratura bulgara antica nella cultura europea del Medio Evo, in Ricerche slaviche, XXVII-XXVIII (1980- ...
Leggi Tutto
ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] storiche e filol., s. 5, XVI (1907), pp. 31-44 (v. Rimpianti antichi e moderni, in Opere complete di F. D'Ovidio, XIV, Caserta 1930, pp. opera e il pensiero di G. I. A., in Rass. mensile di Israele, V(1930), pp. 67-76; V. Dompé, Relazione sulle carte ...
Leggi Tutto
Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] sacrificio sulla croce sostituiva i riti e i sacrifici dell’Antico Testamento: perciò non soltanto gli Ebrei, ma anche i dimostrare loro che Gesù era il Messia atteso dal popolo d’Israele; ma, dopo aver incontrato forti ostilità tra i membri del ...
Leggi Tutto
Salomone
Sergio Parmentola
Il re d’Israele modello di saggezza
Salomone – in ebraico Shelomoh il «pacifico», da shalom «pace» – fu il terzo re di Israele, dopo Saul e David. Fece costruire il celebre [...] costruì fortificazioni lungo le vie carovaniere. Il regno d’Israele divenne il crocevia del commercio dei cavalli tra la Siria furono messi per iscritto i primi cinque libri dell’Antico Testamento, il Pentateuco, prima tramandati solo oralmente ( ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] ricomporre il dialogo, caro a Michelangelo e al suo tempo, tra l’Antico e i moderni.
Al di là di un muretto e di un temporaneo riposo durante una tribolata migrazione del popolo d’Israele. La stesura pittorica, con i suoi effetti di indistinto ...
Leggi Tutto
Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] i gentili, tradizionalmente esclusi da parte di Israele, sono paritariamente ammessi a condividere con fino a Roma, compreso il suo martirio. Vi è tracciato il più antico ritratto fisico di Paolo. Altre narrazioni apocrife sono una Passione di P. ...
Leggi Tutto
Storico e giornalista (Marsciano 1886 - Roma 1974). Professore di storia della Chiesa nell'univ. di Napoli (1916-21), passò alla direzione politica della Stampa di Torino (1921-25), ove condusse una campagna [...] del liberalismo. Accanto agli studî di storia del cristianesimo (Stato e vita sociale nella coscienza religiosa d'Israele e del cristianesimo antico, 1914; Da Locke a Reitzenstein, 1928; ecc.) e a una ricca produzione saggistica, S. pubblicò una ...
Leggi Tutto
Autore, tecnico e trattatista teatrale (Mantova 1527 - ivi 1592), attivo membro della comunità ebraica di Mantova. La sua prima commedia, Ṣaḥūt bĕdīḥūtā' dĕ-qiddūshīn ("Un'eloquente farsa matrimoniale", [...] e rappresentata per la prima volta in Israele nel 1963), può considerarsi il più antico testo teatrale ebraico a noi noto. secondo cui l'origine del teatro andrebbe ricercata nell'antica letteratura ebraica (a cui risalirebbero anche alcuni termini ...
Leggi Tutto
Profeta ebreo, da cui prende nome un libro dell'Antico Testamento. Visse durante il regno di Giuda, sotto i re Ioatam, Acaz ed Ezechia (738 circa - 687), contemporaneamente a Isaia. Il libro, sesto tra [...] straniero, l'opera pacificatrice e purificatrice del Messia. La terza parte (capp. 6-7,6) ritorna alla condanna del popolo di Israele da parte di Yahweh e si conclude con un lamento su Gerusalemme. La quarta parte (capp. 7,7-20) esprime motivi di ...
Leggi Tutto
Scrittore israeliano (Buczacz, Polonia, 1888 - Rĕḥōvōt 1970), dal 1909 residente in Palestina. Tutta la sua attività letteraria si è svolta nel mondo ebraico di cui ha usato la lingua. Dopo aver cominciato [...] poesia e di testimonianza, delle esperienze del moderno stato di Israele. Tra i suoi romanzi: Hachnasàth kallà ("La dote della editi i Racconti di Gerusalemme, sul composito mondo ebraico, antico, mitico e millenaristico, e moderno. Premio Nobel per ...
Leggi Tutto
israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...