nestoriani
Seguaci di Nestorio. Perseguitati nell’impero bizantino dopo il Concilio di Efeso (431) e fino alla condanna dei «Tre capitoli» (553), che segnò l’estirpazione definitiva del movimento in [...] Occidente, i n. trovarono rifugio nell’impero persiano. I n. inoltre si diffusero nell’Arabia settentrionale, a Ceylon, lungo le n. fu anche una particolare forma di scrittura derivata dall’antico aramaico (➔ ). Sotto Qubilai Khan (1257-1294) il ...
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AHURA MAZDĀH ("sapiente signore"; più tardi Ōrmazd, Ōrmuzd)
Divinità principale del pantheon persiano in epoca achemènide, considerato creatore dell'universo, benefattore di tutti i viventi e legislatore [...] della regalità al re sassanide Ardashīr. Circa l'origine del disco alato, essa va forse ricercata, più che nell'antico simbolo egiziano di Horus, nella identica raffigurazione del dio assiro Assur (v.), che, come A. M., costituiva la principale ...
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‛AKKA (egiz. ‛Aka, lettere di el-‛Amārnah Akka, assiro Akkū, ebr. ‛Akkō)
G. Garbini
Città sulla costa della Fenicia meridionale (divenuta più tardi S. Giovanni d'Acri); fu un importante centro di commercio [...] duramente una sua ribellione) e quindi degli Achemènidi. Nel periodo persiano, e poi sotto Alessandro, ‛A. ebbe una certa importanza al tempo di Augusto, quando riprese temporaneamente il nome antico. Claudio vi condusse una colonia di veterani, onde ...
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SELGE (Σελγή)
N. Bonacasa
Città in Pisidia, nell'alta valle dell'Eurimedonte, situata sulle pendici meridionali della catena del Tauro (Strab., xii, 570).
I suoi confini politici toccavano in antico: [...] , a S quello di Aspendos, ad E quello di Katemna. Non molto sappiamo della sua storia più antica. Certo è che non subì l'influsso persiano e che alla sua indipendenza contribuì il fatto di essere stata fondata da coloni lacedemoni. Forse a causa ...
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Miskawayh, Abu Ali Ahmab Muhammad ibn Yaqub
Miskawayḥ, Abū ‛Alī Aḥmab Muḥammad ibn Ya‛qub
Storico e filosofo musulmano persiano (n. Rayy 932 - m. 1030). Definito un «umanista arabo» (Arkoun, Kraemer), [...] [dell’uomo]» e al-Ḥikma al-khālida («La sapienza eterna»), traduzione del persiano Gāwīdān Khirad, che si presenta come il testamento spirituale di un antico re persiano, in cui l’autore mette in evidenza il carattere universale della sapienza e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina araba non è riconducibile a un unico modello ma è ricca di varianti date le [...] intorno al 77) di Dioscoride, la più ampia opera antica sulle sostanze medicinali, di cui si traducono i cinque libri tradizione linguistica e culturale in lingua pahlavi, dell’impero persiano, che peraltro ha avuto per secoli stretti contatti con ...
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persiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Della Persia, paese e stato antico e moderno dell’Asia occid. tra il Mar Caspio e il Golfo Persico (oggi denominato ufficialmente Repubblica Islamica d’Iràn, pers. Īrān): l’antico impero p.; le guerre...
neopersiano
agg. e s. m. [comp. di neo- e persiano]. – Che si riferisce alla Persia moderna; il termine è usato soprattutto con riferimento alla lingua (il neopersiano, o persiano moderno), in opposizione a persiano antico e persiano medievale.