La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] , di realizzare un’alleanza tra ceti produttivi e strati popolari. A tali obiettivi si è poi aggiunta la funzione di diga anticomunista. Nel corso di un cinquantennio, la Dc ha raggiunto gran parte di ciò che si proponeva ma, anche a motivo della ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] con il tempo un nuovo stile nel governo centrale della Chiesa.
Durante il pontificato montiniano muta anche il peso dell’anticomunismo nelle priorità della Chiesa, anche per le aperture e i contatti con il mondo dell’Est che si erano consolidati ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] di uffici diocesani ad hoc e momenti di avvicinamento tra il vescovo e la popolazione, mentre le linee anticomuniste si declinavano in diocesi secondo le consuete modalità di scontro frontale. Cresceva intanto la rete dei contatti internazionali ...
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Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] Partito comunista italiano, alla quale il vescovo Beniamino Socche (1946-1965) aveva reagito sviluppando una pastorale segnata da un anticomunismo sferico. Ruini matura la sua vocazione sacerdotale a diciassette anni e tra il 1949, anno in cui fa il ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] Corrispondentemente, il ruolo centrale giocato durante il 20° sec. dall'aspro confronto ideologico e, soprattutto, dall'anticomunismo è bruscamente tramontato, liberando alcuni e lasciando altri, invece, privi di un'efficace arma polemica. Le Chiese ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] con i paesi dell'Est europeo per ottenere maggiore libertà per la Chiesa, il L. continuò la sua crociata anticomunista, avversando il nascente centrosinistra.
Non rifiutando l'ipotesi di un secondo partito cattolico ancora agitata nel 1961 dal gruppo ...
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FOSSATI, Maurilio
Maurilio Guasco
Nacque ad Arona, presso Novara, il 24 maggio 1876, da Giacomo e Domenica Destefanis.
Il F. percorse il normale itinerario del candidato al sacerdozio: nel seminario [...] fabbrica era un mondo scristianizzato, luogo di conflitti e terreno adatto per la propaganda comunista. Ma il suo anticomunismo era privo di quelle forme ossessive presenti in altre diocesi. Bisognava predicare una religione che aiutasse ad accettare ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] i vescovi della Cei studiano intensamente i temi emergenti dalla realtà ecclesiale e dalla società civile. Negli anni Cinquanta l’anticomunismo è fermo e indiscusso; non è solo la risposta alla realtà consistente del Pci, ma si innesta in quegli ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] Costa e lui stesso [Bartoletti]». Quando Ruffini presentò una bozza del documento finale redatta nei termini del tradizionale anticomunismo, suscitò la viva reazione di molti vescovi, a cominciare da quella del cardinale Urbani33.
Qualcosa cominciava ...
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Protestantesimo
HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali [...] inoltre per l'intransigenza verso chi pensa diversamente, per l'esclusivismo delle loro convinzioni, per un rigido anticomunismo e per l'identificazione degli interessi americani con quelli dell'intera umanità. Gli ambienti fondamentalisti sostengono ...
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anticomunismo
s. m. [comp. di anti-1 e comunismo]. – 1. Avversione, opposizione ai principî e ai metodi del comunismo; l’essere anticomunista: l’a. di alcuni ceti sociali; accusare qualcuno di anticomunismo. 2. Con valore collettivo, gli anticomunisti...
anticomunista
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e comunista1] (pl. m. -i). – Che, o chi, si oppone al comunismo, o svolge azione avversa al comunismo (e ai partiti comunisti).