analgesìa Abolizione della sensibilità dolorifica, sia organica (dovuta a lesioni delle vie o dei centri preposti a questa forma di sensibilità), sia indotta artificialmente (per es. attraverso l'assunzione di sostanze dotate di proprietà analgesiche). I seguenti composti vengono comunemente utilizzati nella pratica clinica per il trattamento delle sindromi dolorose: farmaci antinfiammatori non steroidei ...
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Sensazione spiacevole, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità somatica, o suscitata dallo stato di sofferenza anatomica o funzionale di un organo. I tipi principali di d. sono le nevralgie, [...] le metodiche strumentali (v. fig.) A seconda delle loro proprietà farmacologiche o del sito di applicazione, i farmaci antidolorifici possono interferire in qualsiasi punto delle vie di trasmissione del d., dai recettori periferici alle vie di ...
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«Caro m’è ‘l sonno e più l’esser di sasso»
(Michelangelo Buonarroti)
La medicina del sonno
di Elio Lugaresi e Federica Provini
13 giugno
Uno studio dell’Associazione italiana di medicina del sonno, [...] quelli precedentemente interessati. Nei casi resistenti alla levodopa o ai farmaci dopaminoagonisti, possono essere di aiuto antidolorifici di tipo oppiaceo.
Le ipersonnie
La sonnolenza diurna eccessiva può essere provocata dall’abuso di sostanze ...
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antidolorifico
antidolorìfico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e dolorifico] (pl. m. -ci). – Di sostanza che sopprime o attutisce il dolore: sono tali gli anestetici locali, gli antialgici ad azione diencefalica e quelli ad azione corticale;...
anodino
anòdino (meno corretto anodìno) agg. [dal lat. tardo anody̆nus, gr. ἀνώδυνος «senza dolore», comp. di ἀν- priv. e ὀδύνη «dolore»]. – 1. In medicina, antidolorifico, riferito a sostanza che ha azione calmante, come per es. i narcotici,...