Scrittore italiano (Roma 1884 - San Paolo, Brasile, 1951); antifascista, nel 1926 si rifugiò in Francia e si stabilì poi in Brasile. Scrisse novelle e romanzi di ispirazione anarchico-comunista, a sfondo [...] erotico (La casa dell'uomo, 1915; Le adolescenti, 1920; ecc.), libri di guerra (Sott'la naja, 1916; Come t'erudisco il fante, 1918), saggi (Il ritorno di Machiavelli, 1916), memorie (Vent'anni dopo, 1947), ...
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ROSSELLI, Carlo
Aldo GAROSCI
Scrittore, economista e uomo politico antifascista, nato a Roma il 16 novembre 1899, ucciso a Bagnoles de l'Orne il 10 giugno 1937. Combattente della prima Guerra mondiale [...] (in cui cadde il fratello Alberto), allievo di G. Salvemini, insegnò nell'università Bocconi a Milano e nell'Istituto superiore di commercio di Genova fino al 1926. Entrò nella politica militante, aderendo ...
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Patriota e scrittore italiano (Roma 1919 - Castelnuovo al Volturno 1943), nipote di Fortunato e fratello di Luigi. Attivo antifascista e antinazista, il 10 sett. 1943 partecipò alla difesa di Roma a Porta [...] S. Paolo; raggiunto il Mezzogiorno, lavorò con altri giovani alla formazione di un corpo di Volontari della libertà. Fallita questa impresa, nel tentativo di ripassare le linee per recarsi nel Lazio a ...
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Scrittore e giornalista italiano (San Luca, Reggio di Calabria, 1895 - Roma 1956). Antifascista, collaborò al periodico Il mondo di G. Amendola e fondò il Sindacato nazionale scrittori. Scrisse romanzi [...] (Vent'anni, L'età breve), ma fu soprattutto nella forma del racconto (Gente in Aspromonte) che trovarono l'espressione più appropriata le caratteristiche della sua scrittura, fatta di profonde e sofferte ...
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Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1906 - Cannes 1949), secondogenito di Thomas. Personalità di spicco nella pubblicistica antifascista, costretto all'esilio, nelle sue opere, spesso sostanziate di autobiografismo, analizzò i [...] con lo zio Heinrich, la rivista Die Sammlung (1933-35), divenendo una personalità di primo piano nella pubblicistica antifascista. Nel 1936 emigrò negli Stati Uniti, prendendone la cittadinanza. Nel 1938 fu in Spagna, quale corrispondente dal fronte ...
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Scrittore italiano (Torino 1903 - Santa Fe, Nuovo Messico, 1933), figlio di Guglielmo e di Gina Lombroso. Antifascista, nel 1928 abbandonò l'Italia, dove si era fatto conoscere fra i giovani scrittori [...] di Solaria, e si recò prima a Parigi e a Londra, quindi negli Stati Uniti. Del suo ingegno precoce e versatile sono testimonianza sia lavori drammatici (La chioma di Berenice, 1924; Le campagne senza Madonna, ...
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Medico, poeta e uomo politico (Bertinoro 1886 - Premilcuore 1973). Militante repubblicano, inviato al confino per la sua attività antifascista (1941), partecipò poi alla Resistenza. Eletto alla Costituente [...] (1946), fu senatore dal 1948 al 1958. Fondò e diresse le riviste di folclore romagnolo Il Plaustro (1911-14) e La Piê (dal 1920); e alla poesia in dialetto romagnolo dette un pregevole contributo, con ...
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POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] e di lì ad Avezzano. Qui fra il 1936 e il 1939 compì gli studi liceali con professori notoriamente antifascisti, quali Ferdinando Amiconi, Mario Gambarin, Emilio Felli e Giulio Butticci, fondatore del Partito d’azione nella Marsica, che contribuirono ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerra civile del 1927-28, partecipò alla guerra civile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] la guerra civile in Spagna si schierò a fianco dei repubblicani e diresse in Francia il comitato mondiale antifascista; organizzò il corpo d'aviazione internazionale e fu ferito nel 1937. Abbandonato il partito comunista, partecipò alla seconda ...
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antifascista
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e fascista] (pl. m. -i). – Che, o chi, avversa il fascismo: propaganda a., movimenti a.; è sempre stato un dichiarato antifascista.
antifascismo
s. m. [comp. di anti-1 e fascismo]. – Atteggiamento di opposizione politica, culturale o militante al fascismo, sia come ideologia sia come regime: l’a. dei fuoriusciti, dei gruppi clandestini. In senso storico, reazione morale...