Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] «cazzo»; maremma «Madonna». In certe espressioni cristallizzate, si può esprimere un concetto tabu mediante il suo contrario (antifrasi): figlio di una buona donna; andare (o mandare) a farsi benedire.
Spesso ai registri espressivi è assegnata una ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] & A. Parenti, Firenze, Olschki, pp. 189-219.
Lavinio, Cristina (1990), Retorica e italiano regionale: il caso dell’antifrasi nell’italiano regionale sardo, in Cortelazzo & Mioni 1990, pp. 311-326.
Loi Corvetto, Ines (1983), L’italiano ...
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antifrasi
antìfraṡi s. f. [dal lat. tardo antiphrăsis, gr. ἀντί-ϕρασις comp. di ἀντί «contro» e ϕράζω «dire»]. – Figura retorica che consiste nell’esprimersi con termini di significato opposto a ciò che si pensa, o per ironia (per es.: «Ora...
antifrastico
antifràstico agg. [der. di antifrasi; cfr. gr. ἀντι-ϕραστικῶς avv.] (pl. m. -ci). – Che contiene antifrasi, usato per antifrasi: linguaggio a., espressioni antifrastiche. ◆ Avv. antifrasticaménte, per antifrasi: le Erinni erano...