Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante [...] C′ 1q, C′ 1r, C′ 1s. I componenti di C′ si trovano nel plasma come proteine inattive: in seguito all’unione dell’antigene con l’anticorpo, sulla molecola di quest’ultimo viene a essere esposto un particolare sito che determina l’attivazione del primo ...
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Genere di batteri della famiglia Parvobatteriacee, gramnegativi, aerobi, a forma bastoncellare. Le specie più note sono M. mallei (o Pfeifferella mallei), dalla quale si ricava la malleina, antigene del [...] bacillo della morva, M. pseudomallei, agente eziologico della melioidosi ...
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FAB (sigla dell’ingl. Fragment Antigen Binding)
Frammento della regione ammino-terminale, detto anche F(ab), della molecola delle immunoglobuline (Ig), al quale si lega l’antigene. I FAB corrispondono [...] contengono le regioni V (variabili) dell’anticorpo; ciascuna molecola presenta quindi due siti combinatori per gli antigeni. Classificazione FAB: standardizzazione delle leucemie acute, effettuata da un gruppo di ricerca francese-americano-britannico ...
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Medico tedesco (Bamberga 1866 - Berlino 1925). A lui si deve l'ideazione della reazione di W., esame di laboratorio per la diagnosi della sifilide. L'esame è basato sulla proprietà di alcuni anticorpi [...] sfruttando le loro proprietà di anticorpi di III ordine, o ambocettori, per cui solo in presenza di complemento possono legarsi al rispettivo antigene. Per la sua esecuzione, dopo aver cimentato il materiale in esame (siero di sangue o liquor) con l ...
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radioimmunologìa Metodo di indagine biomedica, di alta sensibilità e specificità, rivolto a identificare o dosare molecole di varia natura (ormoni, allergeni, farmaci, ecc.), basato sulla reazione tra [...] un antigene e il relativo anticorpo, uno dei quali marcato con un isotopo radioattivo, oppure tra la sostanza in esame e il relativo anticorpo marcato, e sulla misura della radioattività emessa dal complesso così formato. ...
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autoimmunità Reazione immunitaria dell’organismo verso propri componenti a causa della perdita della tolleranza immunitaria naturale; ciò può accadere a causa della cessazione della repressione che impedisce [...] dell’occhio (uveite facoanafilattica).
La funzione del sistema immunitario è quella di individuare le molecole estranee all’organismo (antigeni) e di attivare le difese idonee a eliminare sia queste, sia i microrganismi invasori che le producono. Le ...
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Sigla di radio allergo sorbent test, che in immunologia indica un metodo utilizzato per identificare gli anticorpi IgE specifici per una determinata sostanza (allergene) e porre diagnosi di allergia. Durante [...] l’avvenuto legame si impiega un anticorpo radioattivo rivolto contro le IgE. L’anticorpo marcato si lega al complesso antigene-IgE e viene rivelato grazie alla presenza di radioattività proporzionale alle IgE specifiche del siero del paziente. ...
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In biologia, il risultato della fusione, mediante ausilio di un agente chimico o virale, di una linea o clone di cellule (per es., linfociti sensibilizzati da un solo antigene) con una linea cancerosa [...] che presenta il vantaggio di moltiplicarsi indefinitamente. L’i. così ottenuto eredita le informazioni per la funzione desiderata dalla cellula normale e la capacità di riprodursi dalla cellula cancerosa ...
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vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] mucose, dove avviene di solito il primo contatto con l’agente infettivo.
Lo studio delle modalità di interazione fra antigeni e cellule immunocompetenti ha portato a considerare il numero delle dosi e l’intervallo di tempo che deve intercorrere fra ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] l’accrescimento, per coordinare le funzioni. Queste strutture proteiche sono capaci di riconoscere molecole come gli ormoni, gli antigeni, i neurotrasmettitori, le immunoglobuline, le tossine batteriche, i virus, i farmaci e combinarsi con loro. L ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...