immunità
Acquisizione da parte dell’organismo di capacità difensive specifiche dopo un’infezione, al fine di preservare l’individualità e l’integrità nei confronti di contaminazioni provenienti dall’ambiente [...] al linfonodo dove possono venire in contatto con i linfociti T ricircolanti. Il contatto tra APC, che presenta l’antigene riconoscibile, e il T linfocito che sa riconoscerlo in maniera specifica, innesca la risposta immune specifica. I linfociti T ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] radioattivi prodotti in laboratorio e 'avidi' di una sostanza presente nelle cellule maligne (per es. il CEA, antigene carcinoembrionario): nel corso dell'intervento, asportato il tumore, il chirurgo localizza con la sonda radiosensibile i focolai ...
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NK, cellula
Cellula linfocitaria (NK, Natural Killer) derivata dal midollo osseo, in grado di svolgere attività citotossica nel corso della risposta immunitaria innata. I linfociti NK (detti anche LGL, [...] linfociti granulari) sono coinvolti nel rigetto dei trapianti di midollo osseo e possono modulare la risposta immunitaria antigene-specifica sia attraverso il rilascio di citochine, sia attraverso l’interazione con le cellule dendritiche. Inoltre, le ...
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Gengou, Octave
Batteriologo francese (Ouffet 1875 - Bruxelles 1957). Prof. d’igiene nell’univ. di Bruxelles (1913-45). In collaborazione con J.-J. Bordet ha compiuto numerose scoperte, tra cui l’isolamento [...] eziologico della pertosse (Haemophilus pertussis o bacillo di Bordet-G.), la fissazione del complemento nelle reazioni antigene-anticorpo, le proprietà sierologiche dei batteri acido-resistenti, l’azione sensibilizzatrice dei sieri antimicrobici. ...
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fluoresceina
Composto chimico che, quando viene colpito da raggi ultravioletti, emette fluorescenza a una lunghezza d’onda compresa tra 520 e 530 nm, con colorazione giallo verde. Questa proprietà è [...] presenti in vari substrati. Per es., utilizzando anticorpi marcati con fluoresceina, se questi reagiscono con l’antigene specifico localizzato in una determinata sede (per es., membrana cellulare), è possibile localizzare direttamente la molecola ...
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vaccinazione
Franco Celada
Vaccinazione, memoria, crossreazione
Nel 1780 E. Jenner, medico di campagna inglese, iniettò il contenuto di pustole provocate da vaiolo vaccino (cioè il vaiolo delle mucche) [...] , rimane a disposizione dell’organismo per anni e decenni, ed è pronto a produrre una risposta secondaria all’arrivo dell’antigene. Questa concezione statica è stata modificata da studi più recenti dei genetisti Liisa K. Selin e Raymond M. Welsh in ...
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molecola di costimolazione
Mauro Capocci
Queste molecole sono espresse sulla superficie delle cellule del sistema immunitario, stimolando l’attivazione dei linfociti T. L’attivazione avviene principalmente [...] notata più recentemente, è invece dovuta all’interazione tra molecole presenti sulle superfici delle cellule con l’antigene (Antigen-presenting cells, APC: cellule dendritiche, macrofagi, linfociti B) e i linfociti T. La costimolazione è fondamentale ...
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(o leucocita) Elemento cellulare del sangue appartenente alla serie bianca. Morfologicamente nei Mammiferi i l. si differenziano dai globuli rossi per le dimensioni, per la forma e per la presenza del [...] sui l.; in genere di origine batterica (streptococchi, stafilococchi ecc.), è termo-stabile e dotata di scarso potere antigene; agisce sui l., in un primo momento inibendone la fagocitosi e bloccandone la motilità, in un secondo momento provocandone ...
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MONOCLONALI, ANTICORPI
Alberto Mantovani
Particolare varietà di anticorpi realizzata nel 1975 con una tecnica messa a punto dai ricercatori G. Köhler e C. Milstein (per entrambi, v. in questa Appendice) [...] di specificità doppia, costituita cioè da catene leggere e pesanti diverse, e capace così di riconoscere contemporaneamente due antigeni diversi (fig. 3). Anticorpi bispecifici di questo tipo sono stati ottenuti in origine fondendo i due ibridomi che ...
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GENETICA (XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022; III, 1, p. 716)
Enrico Gandini
Egidio Bottini
Arturo Falaschi-Vittorio Sgaramella
I più importanti progressi della g. nell'ultimo decennio si riferiscono [...] in relazione alla differenziazione cellulare.
L'organizzazione genetica dei loci HLA è rappresentata nella fig.1. Si riconoscono tre loci che controllano gli antigeni SD. A, B distano 0,87 ± 0,14 centimorgans mentre B e C distano 0,2 e A da C 0,7; D ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...