Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] . tissutali sono numerosi e di complessa natura, legata all’esistenza di sistemi antigenici a livello leucocitario ed eritrocitario; ciascun antigene può presentare infatti caratteristiche di complementarità tra i molteplici fattori concorrenti nella ...
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VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
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Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] sembra decorrere particolarmente benigna.
Ma l'esperimento ha dimostrato che si può vaccinare anche con germi uccisi. Potere antigeno e patogeno non sono quindi, come poteva pensare Pasteur, sempre strettamente legati, in quanto vi sono germi che ...
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reticoloendoteliale, sistema
Complesso di elementi cellulari morfologicamente differenti e disseminati nelle più diverse parti dell’organismo (essenzialmente monociti e macrofagi tessutali), che riveste [...] alla risposta immunitaria medesima (➔ linfocito; macrofago). Di grande importanza è il ruolo del macrofago nel presentare l’antigene al sistema linfocitario. Infatti il macrofago è in grado di fornire il segnale operativo che permette ai linfociti T ...
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immunogenetica
Scienza che studia le basi genetiche dei fenomeni immunitari e i meccanismi attraverso i quali il sistema immunitario contribuisce alla configurazione unitaria di un organismo, determinandone [...] preliminare con lo stesso. Ciò presuppone la presenza di un numero molto elevato di linfociti; il contatto con l’antigene stimola la proliferazione di un determinato clone di linfociti, dando così inizio alla risposta immunitaria.
La variabilità dei ...
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Biologo inglese (Rio de Janeiro 1915 - Londra 1987); prof. di zoologia all'univ. di Birming ham dal 1947 al 1951, poi all'University college di Londra; dal 1962 direttore del National institute for medical [...] è la dimostrazione della natura immunologica del fenomeno del rigetto. Tra l'altro individuò la natura chimica dell'antigene responsabile dell'incompatibilità biologica e riuscì a ottenere l'attecchimento dei trapianti di pelle con tecniche basate su ...
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VERNES, Arthur
Agostino Palmerini
Sifilografo, nato a Parigi il 16 luglio 1879. Fu chef de laboratoire dell'Hôpital Broca; dedicatosi poi allo studio della dermatologia e della sifilografia, nel 1916 [...] ) e osservando nello spettrofotometro di Yvon l'intensità dell'opalescenza di una miscela costituita da una parte dell'antigene in sei parti di acqua bidistillata, in confronto dell'opalescenza fornita dalle soluzioni di siero del sangue da esaminare ...
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immunita. Immunita innata e sistema immunitario specifico
Maurizio Pietrogrande
Negli esseri viventi, dal più piccolo al più grande, diversi sono i meccanismi che nel processo evolutivo sono stati approntati [...] al linfonodo dove possono venire in contatto con i linfociti T ricircolanti. Il contatto tra APC, che presenta l’antigene riconoscibile, e il T linfocito che sa riconoscerlo in maniera specifica, innesca la risposta immune specifica. I linfociti T ...
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In biologia, che proviene da un unico clone di cellule ed è per questo provvisto di caratteristiche morfologiche, fisiologiche, genetiche ecc. identiche a quelle delle altre cellule del clone.
Anticorpi [...] murino (ad attività proliferativa teoricamente illimitata) con un linfocito prelevato dalla milza di un topo previamente immunizzato contro l’antigene prescelto; tali anticorpi, dotati di alta specificità (essendo attivi su un unico determinante ...
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Reiter, Hans Conrad Julius
Batteriologo tedesco (Reudnitz, Lipsia, 1881 - Hessen 1969). Ricoprì numerosi incarichi come prof. e direttore degli istituti di igiene nelle univ. di Königsberg (1913), Berlino [...] la malattia che porta il suo nome.
Sindrome di Reiter
Patologia di origine sconosciuta, correlata alla presenza dell’antigene di istocompatibilità HLA B27, a insorgenza postinfettiva. Colpisce in maggior misura gli uomini attorno al quarto decennio ...
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marker
Molecola la cui comparsa o le cui variazioni segnalano la presenza di fenomeni di varia natura, anche patologici. Per es., l’aumento della creatinfosfochinasi plasmatica è un m. dell’infarto; [...] o con l’estensione di un tumore. Varie sostanze sono impiegate come m. (enzimi, antigeni, ormoni): per es., l’antigene prostatico specifico (PSA, Prostatic Specific Antigen) è un m. correlato con la presenza di un carcinoma prostatico, mentre l ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...