fluorocromo
Mauro Cappelli
Sostanza in grado di far diventare fluorescente un’altra sostanza con la quale è posta a contatto. I fluorocromi, associati o meno ad altre molecole, possono essere impiegati [...] a fluorescenza. Raramente si utilizza la procedura inversa, ossia la ricerca di anticorpi tessutali mediante antigeni resi fluorescenti. Tale tecnica è detta immunofluorescenza. L’impiego di fluorocromi nella microscopia confocale consente ...
Leggi Tutto
self
Sistema formato dagli antigeni costitutivi dei tessuti di un organismo, in contrapposizione agli antigeni presenti su agenti patogeni (quali virus, batteri, parassiti, ecc.) o individuabili in altri [...] (non-s.). Il sistema immunitario (➔) in condizioni normali non reagisce contro sé stesso e non si attiva verso gli antigeni s.; questo fenomeno si verifica nel caso delle malattie autoimmuni, con gravi conseguenze cliniche. La risposta immune nei ...
Leggi Tutto
siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] per la diagnosi di dermotifo e per individuare i focolai endemici di febbre gialla: inoculando ad animali da esperimento gli antigeni specifici unitamente al s. del soggetto in esame, se questi è malato di dermotifo o è stato affetto da febbre ...
Leggi Tutto
Circuiti molecolari di regolazione del reclutamento leucocitario
Alberto Mantovani
(Sezione di Patologia Generale e Immunologia, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, Università di Brescia [...] e le citochine, quali TNF e IL-l stessa. IL-IRA è stato identificato in termini molecolari grazie al fatto che complessi antigene-anticorpo sono in grado di indume la produzione. Non è ancora chiaro se IL-l e IL-IRA condividano stimoli e cellule ...
Leggi Tutto
Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] trasfusioni, utilizzo di droghe per endovena, emodialisi ecc.) e ha un’incubazione che va da sei settimane a sei mesi. Il primo antigene dell’HBV identificato (HBsAg) fu isolato inizialmente nel siero di un aborigeno australiano e per questo chiamato ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] recettore ed è l'incontro con 'l'altro da sé' (l'antigene) che seleziona in modo darwiniano la cellula più adatta, in grado di recettore dei linfociti T (TCR) vede il mondo esterno (l'antigene) non in quanto tale ma solo se presentato nel contesto ...
Leggi Tutto
Behçet, Hulûsi
Dermatologo turco (Istanbul 1889- ivi 1948). Fu direttore della clinica dermosifilopatica di Istanbul dal 1933.
Malattia di Behçet
Forma di uveite accompagnata da manifestazioni aftose [...] particolare riferimento alla produzione di alcune citochine. È stata chiarita una significativa correlazione tra la presenza dell’antigene di istocompatibilità HLA-B51 e la predisposizione alla malattia, mentre una ridotta sintesi della citochina TNF ...
Leggi Tutto
Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] il CD40 non è espresso solo dai linfociti B, ma anche da altri tipi cellulari tra i quali le cellule presentanti l'antigene (APC). In conseguenza di un'alterazione del CD40L, i linfociti B non possono evolvere verso gli stadi tardivi di maturazione e ...
Leggi Tutto
emolisi
Danneggiamento della struttura lipoproteica, continua e ordinata, della membrana dei globuli rossi del sangue, in vivo o in vitro, per cui l’emoglobina in essi contenuta passa nel mezzo ambiente. [...] : le emolisine specifiche o emolisine da immunizzazione che agiscono sulle emazie della specie animale che ha fornito l’antigene; le emolisine dei sieri normali; le emolisine di alcuni veleni animali (api, ragni, serpenti, scorpioni); le emolisine di ...
Leggi Tutto
pollinosi
Sindrome allergica, causata da pollini e caratterizzata da fenomeni infiammatori a carico delle mucose dell’occhio e delle vie respiratorie. Rientrano in tale gruppo alcune sindromi quali: [...] , ecc. La p. ha uno spiccato carattere stagionale, con frequenza massima nel periodo primaverile. Il contatto con l’antigene provoca nell’uomo immunoreazioni di tipo reaginico (tramite gli anticorpi IgE). Tra i sintomi più comuni alle varie forme di ...
Leggi Tutto
antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...