Glicoproteina strutturale, presente nella membrana cellulare degli eritrociti dei Vertebrati, composta da un’unica catena polipeptidica di 131 amminoacidi alla cui estremità N-terminale è legata una catena [...] . La regione glucidica della g., ricca di acido sialico, sporge all’esterno della membrana eritrocitaria e contiene, nell’uomo, sia gli antigeni specifici per i gruppi sanguigni (A, B o O) sia i siti cui si legano alcuni virus patogeni. ...
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Virus oncogeno della famiglia Papovaviridae, così chiamato in riferimento alla molteplicità delle forme neoplastiche che esso provoca nel topo; raramente è causa di encefalopatie nell’uomo. Nel virus del [...] peso molecolare 105.000, T piccolo (t) di peso molecolare 56.000 e T medio (mT) di peso molecolare 22.000. L’antigene T è una proteina che, legandosi a diversi siti della regione di controllo del DNA, determina l’inizio della replicazione, blocca la ...
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Azienda biofarmaceutica italiana specializzata in biotecnologie, attiva presso il polo tecnologico di Castel Romano (Roma) e fondata nel 2009 da L. Aurisicchio, che vi ricopre le cariche di amministratore [...] ; è specializzata nella progettazione di vaccini terapeutici in grado di indurre una efficace risposta immunitaria contro gli antigeni tumorali, di farmaci contro le malattie rare e di vaccini basati su vettore adenovirale contro agenti infettivi ...
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Struttura specializzata di rivestimento che circonda la membrana citoplasmatica della maggior parte delle cellule procariotiche (batteri) e delle cellule vegetali eucariotiche.
1. Parete cellulare batterica [...] importanza anche dal punto di vista medico, in quanto da essa dipende la patogenicità batterica. Infatti, gli antigeni specifici di ciascun batterio sono dei componenti della loro parete cellulare, localizzati sulla sua superficie esterna.
La ...
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neuroimmunologia
Scienza che studia i meccanismi immunitari coinvolti nella fisiologia e nella patologia del sistema nervoso centrale. Esso è tradizionalmente considerato un ambito immunologicamente [...] caso di innesti di tessuti eterologhi), e ha bassa sorveglianza delle cellule T, quindi basso riconoscimento degli antigeni. La barriera emato-liquorale isola il cervello parzialmente, è impermeabile agli anticorpi e contribuisce a questo privilegio ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] ingannevole. L'autore ritiene, in base a un'esperienza che gli deriva dall'aver stimolato più di 5.000 cavie con antigeni vari, che vanno da omogenati crudi di SNC a peptidi encefalitogeni, e con dosi diverse, che tale variabilità sia stata esagerata ...
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immunità cellulare
Massimo Breccia
Processo consistente in risposte immuni, scatenate dal riconoscimento antigenico da parte dei linfociti T specifici, che partecipano anche alla fase effettrice. Questo [...] importante tipo di cellule sono i macrofagi, che svolgono un ruolo essenziale nella processazione e presentazione degli antigeni ai linfociti, oltre a essere cellule effettrici (distruzione delle cellule estranee tramite la fagocitosi). Essi sono ...
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Con questo nome, o con quello di deviazione del complemento, si indica, dai nomi degli autori che lo misero in evidenza, un importantissimo metodo diagnostico fondato sulla teoria dell'immunità.
Se s'iniettano [...] , significa che nel siero in esame non erano ambocettori specifici per l'antigene preso in esame. Nello stesso modo, essendo noto l'ambocettore, si può identificare l'antigene e quindi stabilire se una malattia è dovuta a un determinato germe, o ...
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Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] per sintesi. Nel primo caso, il repertorio è costruito a partire dai geni IgG clonati da milze di animali immunizzati con l'antigene (Clackson et al., 1991), come per l'isolamento di anticorpi monoclonali, o da donatori umani (Burton et al., 1991) in ...
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Immunoterapia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
Il termine ha avuto nel corso del tempo varie interpretazioni e il suo significato, se non ben definito, può indurre una falsa lettura dei suoi reali contenuti. [...] sembra svolgere un ruolo critico nel controllo della crescita tumorale, il modello elaborato prevede che l'anticorpo riconosca l'antigene tumorale e che il superantigene a esso aggregato sia in grado di attivare il linfocita T, il quale attacca ...
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antigene
antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigenico
antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...