Gnostico di Antiochia (2º sec.), di tendenze antigiudaiche e ascetiche: la creazione del mondo e del corpo umano è opera degli angeli che, istigati dal demonio, vollero gareggiare con Dio-Cristo (luce); [...] di qui una concezione nettamente dualistica con l'esaltazione dell'ascesi gnostica ...
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Vescovo di Antiochia (dal 260); condannato e deposto come eretico (268) da un concilio di vescovi, rimase sul seggio per l'appoggio di Zenobia, regina di Palmira; ma quando il regno palmireno decadde per [...] opera di Aureliano, questi, a richiesta degli ortodossi, sentenziò che la casa episcopale "fosse consegnata a coloro, ai quali i vescovi d'Italia e di Roma l'avessero attribuita". In forza di questa sentenza, ...
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Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 350 circa - m. 428), vescovo di Mopsuestia. Condiscepolo di s. Giovanni Crisostomo, si dedicò in modo particolare all'esegesi biblica secondo i principî della Scuola [...] antiochena, polemizzando contro l'allegorismo alessandrino. Nei riguardi della questione cristologica negò la legittimità dell'epiteto di theotòkos ("madre di Dio") da applicarsi alla Vergine e insisté ...
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1. Patriarca di Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] di cui divenne successore, non volendo aderire all'altro gruppo ortodosso di Paolino; onde lo scisma continuò, finché F. (398) fu riconosciuto da Roma. Dei suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, ...
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Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 393 circa - m. 458). Formatosi ai principî della scuola antiochena, fu eletto vescovo di Cirro in Siria (423) e prese parte alla controversia cristologica fra Nestorio, [...] del quale fu amico personale, e Cirillo. Ai 12 anatematismi di Cirillo oppose 12 antianatematismi (perduti), nei quali venne a rappresentare la corrente moderata tra i due contendenti, pur condividendo ...
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Patriarca monofisita di Antiochia (n. Samosata - m. 630-31) dal 594 (dapprima monaco e per umiltà cammelliere a Qinneshrīn); effettuò la riconciliazione tra i monofisiti di Siria e d'Egitto (609-10); ristabilì [...] giacobita in Oriente; circa l'accoglienza fatta da Eraclio, in Mabbūg (Gerapoli), alla sua professione di fede si hanno versioni contrastanti. Si conservano inoltre di lui una lettera e una Vita di Severo d'Antiochia, in versioni etiopica e copta. ...
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Teologo (m. Antiochia 488); forse monaco a Costantinopoli, seguì il futuro imperatore Zenone ad Antiochia dove, dopo alterne vicende, divenne patriarca; monofisita, favorì la politica religiosa di Zenone [...] aderendo all'Enotico; è soprattutto noto per le sue innovazioni liturgiche, che rivelano il tentativo di armonizzare la liturgia alle sue vedute teologiche ...
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Vescovo di Emesa (Edessa 300 circa - Antiochia 359 circa); discepolo di Eusebio di Cesarea. Sono perduti diversi scritti esegetici, di tendenza letterale. Il ritrovamento di 29 omelie in traduzione latina [...] ha permesso di individuare alcuni temi della sua opera: polemica contro il dualismo, contro Marcello di Ancira e, all'opposto, contro le posizioni estreme dell'arianesimo (al quale è tuttavia vicino per ...
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Figlio di genitori originarî di Edessa (Antiochia prima metà del 6º sec. - ivi 592), già a sette anni sarebbe salito sulla colonna, che, secondo una biografia tarda, cambiò più volte. Consacrato sacerdote [...] a trentatré anni, fu circondato da devozione e ammirato rispetto fino alla morte, anche per la fama di grandi miracoli. Gli si attribuiscono inni, epistole, di cui una giunta fino a noi, e 27 discorsi ...
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Giurista ed ecclesiastico bizantino (m. 577), apocrisario di Antiochia, patriarca di Costantinopoli (565-77). Compose una collezione di canoni, chiamata Σύτραγμα κανόνων, in cui l'ampia materia è ordinata [...] sistematicamente; questa opera è rimasta per lungo tempo la base del diritto canonico greco. Compilò anche una Collectio LXXXVII capitulorum, compendio di novelle giustinianee relative a materie ecclesiastiche ...
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antiocheno
antiochèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Antiochenus]. – Di una delle città denominate Antiochia, abitante di Antiochia; spec. con riferimento ad Antiochia di Siria e alle sue vicende nella storia cristiana: il cristianesimo a.;...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...