Ossio e la politica religiosa di Costantino
Vincenzo Aiello
Smettila, ti prego, e ricordati che sei un uomo mortale, temi il giorno del giudizio, conservati puro per allora. Non immischiarti nelle questioni [...] ), pp. 272-280. Cfr. V. De Clercq, Ossius, cit., pp. 206-217. Cfr. anche H. Chadwick, Ossius of Cordova and the presidency of Antioch, 325, in Journal of Theological Studies, 9 (1958), pp. 292-304.
83 Eus., v.C. III 5,3.
84 Sulla sinodo nicena, cfr ...
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Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] non tardò a trasferirsi alle capitali e metropoli ellenistiche protette e beneficate dai nuovi sovrani: Alessandria, Antiochia, Efeso, Pergamo. La coesione della cittadinanza, caratteristica della polis ellenica, si perse negli immensi conglomerati ...
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Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari, servendosi delle caratteristiche naturali del terreno e modificandole opportunamente con apprestamenti tecnici.
Preistoria [...] ebbe gli stessi elementi (in forme diverse: castelli, rocche, torri). Sorsero importanti cinte di mura a Roma, ad Antiochia, a Costantinopoli. Anche i monasteri furono talora fortificati, come quello di S. Simeone a Siena. Giustiniano svolse un ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] Costantino II è Cesare già dal 317, e risiede in Gallia; Costanzo II dall’8 novembre 324, e risiede dal 335 ad Antiochia; il 25 dicembre 333 anche Costante è nominato Cesare, rimanendo al fianco del padre. Questa situazione complica il quadro di una ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] era forse stato allievo, prima di stabilirsi nella sua nativa Siria fondando una scuola ad Apamea o a Dafne, presso Antiochia)25. In effetti, Porfirio respinge in buona parte la principale innovazione del platonismo di Giamblico, ossia l’idea per cui ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] continuava, anche se da parte dei Greci non si riuscì mai a raggiungere una simultaneità di sforzi; gli Etoli e Antioco III di Siria si fecero promotori della resistenza: i primi dovettero rassegnarsi alla pace dopo aver perduto la piazzaforte più ...
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Costantinopoli
Claudia Barsanti
La fondazione di Costantinopoli, la città cui Costantino dona il proprio nome, può essere motivatamente considerata un evento epocale, l’esito di una decisione di portata [...] ’Asia Minore e del Levante mediterraneo, tra cui, per richiamare solo gli esempi più significativi, Efeso, Perge, Antiochia, Gerasa e Palmira86: strade e piazze che nel prosieguo del tempo divennero teatro privilegiato per le spettacolari processioni ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] fonte di informazione o di intermediazione con la Persia, data la loro presenza nella estensione di quella mezzaluna che va da Antiochia a Ctesifonte50 e, quindi, nell’una e nell’altra parte del limes. In alcuni casi, come durante il regno di Narseh ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] 10, n. 20; Tessalonica, tav. 11, n. 44C; Eraclea, tav. 12, nn. 31 e 60B; Nicomedia, tav. 13, n. 69C; Cizico, tav. 14, n. 67B; Antiochia, tav. 15, n. 164C; Alessandria, tav. 16, n. 138.
3 RIC VI, Ticino, tav. 4, nn. 70B e 117; Aquileia, tav. 5, n. 145 ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] e benevolo verso i cristiani, come in Eusebio, ma è cristiano egli stesso.
41 Chronique de Michel le Syrien, patriarche jacobite d’Antioche (1166-1199), editée et traduit pour la prémier fois en français par J.-B. Chabot, 4 voll., Paris 1899-1924, I ...
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antiocheno
antiochèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Antiochenus]. – Di una delle città denominate Antiochia, abitante di Antiochia; spec. con riferimento ad Antiochia di Siria e alle sue vicende nella storia cristiana: il cristianesimo a.;...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...