1. Patriarca di Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] di cui divenne successore, non volendo aderire all'altro gruppo ortodosso di Paolino; onde lo scisma continuò, finché F. (398) fu riconosciuto da Roma. Dei suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, ...
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Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 393 circa - m. 458). Formatosi ai principî della scuola antiochena, fu eletto vescovo di Cirro in Siria (423) e prese parte alla controversia cristologica fra Nestorio, [...] del quale fu amico personale, e Cirillo. Ai 12 anatematismi di Cirillo oppose 12 antianatematismi (perduti), nei quali venne a rappresentare la corrente moderata tra i due contendenti, pur condividendo ...
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Storico latino, nato in Antiochia da famiglia greca, forse tra il 332 e il 335 d. C. Divenuto aiutante del magister equitum Ursicino, lo seguì a Milano, a Colonia, in Gallia, alla corte imperiale di Sirmio, [...] e partecipò alle guerre contro i Persiani; salvatosi dall'assedio di Amida (359), quattro anni dopo seguì l'imperatore Giuliano in una nuova campagna contro i Persiani. Lasciate quindi le armi, visitò ...
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Patriarca monofisita di Antiochia (n. Samosata - m. 630-31) dal 594 (dapprima monaco e per umiltà cammelliere a Qinneshrīn); effettuò la riconciliazione tra i monofisiti di Siria e d'Egitto (609-10); ristabilì [...] giacobita in Oriente; circa l'accoglienza fatta da Eraclio, in Mabbūg (Gerapoli), alla sua professione di fede si hanno versioni contrastanti. Si conservano inoltre di lui una lettera e una Vita di Severo d'Antiochia, in versioni etiopica e copta. ...
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Scultore, figlio di Menide, attivo intorno al 100 a. C. Il suo nome è in un'iscrizione frammentaria, trovata a Milo insieme alla celebre Afrodite, oggi al Louvre, ma poi smarrita; sicché resta incerto se la firma sia in rapporto con la statua. Altra iscrizione da Tespie lo dice vincitore in un agone musicale ...
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Figlio (n. 1237 - m. 1275) di Boemondo V, assunse il governo nel 1252, sebbene minore, ponendo termine all'odiata reggenza della madre, Luciana di Segni. Nel 1259, rompendo la tregua coi Saraceni, si alleò [...] e luogotenente del gran khān dei Mongoli. La sconfitta di questo determinò (1264) l'invasione del suo principato da parte del terribile sultano Baibars. Caduta Antiochia (maggio 1268), e rifugiatosi a Tripoli, ottenne nel 1271 una tregua per 10 anni. ...
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Figlia (m. 1183) di Costanza di Antiochia e di Raimondo di Poitiers, nel 1161 andò sposa a Manuele I Comneno e alla morte (1180) del marito assunse la reggenza per il figlio minorenne Alessio II, affidando [...] il governo al protosebaste Alessio Comneno, nipote di Manuele e suo favorito. Nel 1183 fu detronizzata, imprigionata e strangolata dall'usurpatore Andronico Comneno ...
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Figlia (sec. 13º) di Hethum I re di Armenia; sposò (1254) Boemondo VI principe di Antiochia e conte di Tripoli. Alla morte del marito (1275), ridotto ormai il dominio familiare a Tripoli e a Laodicea (quest'ultima [...] fino al 1287), assunse la tutela del piccolo Boemondo VII, sostenendo una lotta vivace contro Ugo III, re di Cipro, che le contestava il potere. Alla morte del figlio tentò di mantenersi ancora al potere, ...
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Figlio (m. 1233) di Boemondo III, s'impadronì della contea di Tripoli alla morte del fratello maggiore, Raimondo, che l'aveva avuta nel 1187, e del principato d'Antiochia alla morte del padre (1201), che [...] l'aveva assegnato al nipote Raimondo Ruben, figlio di Raimondo e di Alice d'Armenia. Ne nacque una lunga guerra tra B., alleatosi con i Templari e gli Ospedalieri, e il re d'Armenia Leone II (cui si era ...
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Figlio (m. 1252) di Boemondo IV, fu in guerra dal 1233 col re d'Armenia Hethum I, che aveva tolto il trono armeno a Filippo, fratello di Boemondo; attaccato anche dal sultano d'Egitto e costretto a pagare tributi, accettò poi nel 1248 la mediazione del re di Francia Luigi IX, che condusse alla fine delle ostilità ...
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antiocheno
antiochèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Antiochenus]. – Di una delle città denominate Antiochia, abitante di Antiochia; spec. con riferimento ad Antiochia di Siria e alle sue vicende nella storia cristiana: il cristianesimo a.;...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...