Scultore ateniese di scuola neoattica, attivo verso la fine del 1º sec. a. C., autore della copia dell'Atena Parthenos di Fidia nel Museo nazionale romano, male restaurata nelle braccia. La firma, frammentaria, è su una piega del panneggio ...
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Sant’Antioco La più estesa delle isole minori adiacenti alla Sardegna (118,5 km2), compresa nella prov. di Carbonia-Iglesias e divisa nei due comuni di Sant’Antioco e di Calasetta (complessivamente 14.645 [...] importanti: l’agricoltura (coltura della vite), la pesca marittima e lagunare, l’industria chimica e il turismo.
Il comune di Sant’Antioco (87,5 km2 con 11.771 ab. nel 2008, detti Antiochensi) sorge sul luogo dell’antica Sulci, fondata dai Fenici, di ...
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Venerato a Sulci, nell'isola che da lui prende nome, dal sec. 6º, e detto di origine orientale, martirizzato in Sardegna sotto Adriano (festa, 13 dic.); ma la tardiva Passio, che dà la notizia, potrebbe dipendere da racconti relativi all'omonimo martire a Sebaste nel Ponto (sec. 4º ?), venerato ivi e in Galazia (15 e 16 luglio), le cui reliquie, secondo alcuni, sarebbero state poi portate in Sardegna ...
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Figlio di Antioco IV (ultimo re di Commagene) fu, come il padre, dapprima al servizio di Roma; poi, essendo stato Antioco IV deposto (72 d. C.) da Vespasiano, si rifugiò tra i Parti. ...
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Filosofo della scuola accademica (120 a. C. circa - 67 a. C.). Fu scolaro, in Atene, di Filone di Larissa, che seguì a Roma nell'88 a. C. Nell'inverno del 79-78 fu suo scolaro, in Atene, Cicerone, che lo ricorda nel secondo libro degli Academica priora (il Lucullo). In un'opera intitolata Sosos combatté gli elementi scettici del pensiero del maestro, determinando così in seno all'Accademia, di cui ...
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Storico del 5º sec. a. C., autore di due opere: una sull'Italia, nella quale trattava dei popoli della parte più meridionale della penisola e delle colonie ivi fondate dai Greci; un'altra sulla Sicilia, nella quale esponeva la storia dell'isola dal mitico Cocalo re dei Sicani, fino al congresso di Gela (424 a. C.). Scrisse in dialetto ionico e le sue opere furono certamente conosciute da Tucidide che ...
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Scultore, figlio di Demetrio. Tali notizie ci son date dall'iscrizione d'una base trovata ad Eleusi, che portava una sua opera databile del sec. I a. C. (Inscr. Graec., III, 417). Omonimo sembra l'autore di due statue in marmo, una di Zeus e l'altra di Oceano, ricordate da Plinio (Nat. Hist., XXXVI, 33: discussa la lettura del nome), ma non è sicura la sua identificazione col precedente.
Bibl.: W. ...
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Nato nel 242 a. C., salì sul trono alla morte del fratello Seleuco III Cerauno (223). Restaurata l'integrità del regno seleucidico, compromessa da recenti separatismi, nel 221 entrò in guerra con l'Egitto [...] Invase allora l'Oriente ma fu ucciso nell'Elimaide durante un tentativo di saccheggio del tempio di Belo (186). Fu sovrano energico, ambizioso, instancabile; amò e protesse le arti e la cultura: fondò, tra l'altro, la celebre biblioteca di Antiochia. ...
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maccabeo1
maccabèo1 (propriam. Maccabèo) s. m. – Soprannome (gr. Μακκαβαῖος, lat. Machabaeus) di Giuda, protagonista della rivolta giudaica contro Antioco IV Epifane (2° sec. a. C.), esteso poi dagli scrittori ecclesiastici ai membri della...
perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro vertute so’ cardenal’ vocate, O’ nostra...