Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] settimane di Daniele (cfr. Matteo, XXIV, 15; Marco, XIII, 14). Invece una recente opinione riferisce il tutto al tempo di Antioco IV Epifane, e al sommo sacerdote Onia allora deposto e ucciso.
Recentemente si è cominciato a riprendere la tesi già di ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] il segno della propria civiltà, vieta ad esso l'esercizio della religione, come accadde, per es., agli Ebrei sotto Antioco Epifane; alla tolleranza, allorché il conquistatore lascia al popolo dominato la sua religione nazionale. E può accadere che la ...
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GELA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Filippo DI PIETRO
Luigi PARETI
Città della provincia di Caltanissetta, che si stende in bell'aspetto sopra una collina, a 45 m. s. m., ed è quasi al centro [...] "gelido"); le altre varie spiegazioni antiche e moderne del toponimo sono da considerare errate. La colonia greca fu fondata, secondo Antioco (Thuc., VI, 4), 45 anni dopo Siracusa, e 108 prima di Agrigento, ossia nel 688-7; con questa e altre ...
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. Nella lingua greca, apostasia (forma classica ἀπόστασις, forma posteriore ἀποστατσία: da αϕίστημι "metto, mi metto lontano, in disparte") ha senso puramente materiale ("distanza, allontanamento") o politico [...] e di altri popoli gentili.
Per i molti casi di apostasia che si ebbero, specialmente in occasione della persecuzione di Antioco IV Epifane, si formò nell'apocalittica giudaica l'idea di un'apostasia universale alla fine del mondo, come preludio alla ...
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STATERE (gr. στατήρ; lat. stater)
Secondina Lorenzina Cesano
È in origine il peso completo che deve essere posato sui due piatti della bilancia per stabilirne l'equilibrio, cioè il peso doppio della [...] , non è mai esistito, laddove ne conosciamo della serie tolemaica e seleucidica; è l'ottodramma d'oro di gr. 34-35, di Antioco III il Grande. Il pentastatere, del peso e valore di cinque stateri o dieci dramme, lo si può riconoscere nel decadramma d ...
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GRECA, Arte (v. vol. III, p. 1005)
G. Gullini
L. Beschi
P. Moreno
O. Drager
vol. III, p. 1005). Architettura. - Forse nessun altro aspetto dell'antica civiltà ellenica ci obbliga a rivedere profondamente [...] celebri. Dopo la fine del regno degli Attalidi (133 a.C.) venne in Italia la pittrice Iaia di Cizico.
Alla corte di Seleuco in Antiochia, attorno al 290, lavorava Artemon (v. vol, I, p. 697, s.v. Artemon 3°), i cui dipinti con storie di Eracle furono ...
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Vedi COO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COO (Κῶς, Cos)
L. Laurenzi
È la seconda isola per grandezza, dopo Rodi, nelle Sporadi meridionali e, per i grandi scavi ivi compiuti fra il 1900 e il 1904 da una [...] primo periodo si adoperarono blocchi di pietra vulcanica. Dopo le guerre vittoriose contro Filippo V di Macedonia e contro Antioco III di Siria, C., sull'esempio di Pergamo, città amica e protettrice, rinnovò la sua architettura impiegando con grande ...
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ORO (aurum, ie. da *ausom; quod illi [Sabini] ausum dicebant: Fest., viii, 14; χρυσός è di origine semitica; cfr. Ernout-Meillet, 1959, s. v.; Boisacq, s. v.)
F. Magi
È il metallo prezioso e nobile per [...] scolpite d'o. e d'avorio che Virgilio progetta nel suo tempio sul Mincio (Georg., iii, 26), il tempio costruito da Antioco Epifane, di cui Livio (xli, 20) dice: Non laqueatum auro tantum, sed parietibus totis lamina inauratum, le tegole del tempio ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] nella Certosa di Vedana in Val Belluna (due Storie di s. Chiara, Gedeone con il vello, il Castigo di Antioco), che tradizionalmente si riteneva provenissero da un convento romano, ma che potrebbero provenire della chiesa di S. Chiara a Palestrina ...
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CORONEA (Κορώνεια, Coronea)
A. Bellini
Antica città della Beozia situata nella parte O del bacino del lago Gopaide, su un'altura che domina la vallata di Haghios Gheorghios e che ancora oggi è chiamata [...] : il primo a opera di Q. Acilio Glabrione, nel 191 a.C., per punire i Beoti della loro presa di posizione in favore di Antioco III, nella guerra tra Roma e il monarca ellenistico; il secondo, nel 171-2 a.C., a opera di P. Licinio Crasso, nella guerra ...
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maccabeo1
maccabèo1 (propriam. Maccabèo) s. m. – Soprannome (gr. Μακκαβαῖος, lat. Machabaeus) di Giuda, protagonista della rivolta giudaica contro Antioco IV Epifane (2° sec. a. C.), esteso poi dagli scrittori ecclesiastici ai membri della...
perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro vertute so’ cardenal’ vocate, O’ nostra...