(gr. ᾿Αντιόπη) Mitica figlia (o moglie) di Lico di Beozia o del fratello di quello, Nitteo, signore di Tebe, o del dio fluviale Asopo, amata da Zeus mutato in satiro (o da Epopeo, re di Sicione) e resa madre dei gemelli Anfione e Zeto. Perseguitata da Lico e tenuta prigioniera per molti anni dalla moglie di lui, Dirce, riuscì a fuggire presso i figli che, da lei abbandonati sul Citerone, erano stati ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη)
G. Bermond Montanari
1°. - Amazzone, figlia di Ares e sorella di Ippolita. Durante la spedizione di Eracle contro le Amazzoni, Teseo, che vi partecipava, s'innamorò di A. e la rapì, [...] di Elena o Korone da parte di Teseo, vi è una donna, non identificata come Amazzone, che si pensa possa essere Antiope.
Monumenti considerati. - Ratto di A.: vasi a figure nere: J. D. Beazley, Attic Black-figure Vase-painters, Oxford 1956, p. 367 ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] eccezionale bellezza, fu amata da Zeus, che le si presentò sotto l'aspetto di satiro, e nacquero Anfione e Zeto. Secondo un'altra tradizione Anfione sarebbe nato da Zeus, Zeto da Epopeo di Sicione che ...
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(gr. ᾿Αμϕίων) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e di Antiope, gemello di Zeto, con cui costituisce una coppia parallela a quella dei Dioscuri: rappresentava la cultura e la civiltà in contrasto con [...] la forza fisica di Zeto. Si attribuiva a loro la costruzione delle mura di Tebe, per la quale A. avrebbe mosso le pietre del Citerone soltanto con il suono della lira donatagli da Ermete. Ebbe per moglie ...
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ANFIONE (᾿Αμϕίων, Amphīon)
C. Caprino
Figlio di Zeus e di Antiope, fratello gemello di Zeto.
Abbandonati sul Citerone da Antiope, fatta prigioniera da Lico e affidata alla dura sorveglianza della consorte [...] 1840, p. 210, tav. ccxix. Sarcofagi romani: C. Robert, Sarkophagrel., iii, pp. 373, 374, 381 ss., n. 315-317.
Bibl: O. Jahn, Antiope und Dirke, in Arch. Zeit., XI, 1853, c. 82 ss.; K. Wernicke, in Pauly-Wissowa, I, 1894, cc. 1947-48, s. v. Amphion. ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] Nota è la leggenda dell'insana passione concepita per lui dalla matrigna Fedra, che, respinta, si uccide, dopo averlo accusato presso il padre Teseo e averne così causato la morte: una versione del mito ...
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(gr. Δίρκη) Mitica moglie di Lico, re di Beozia; custodiva come schiava Antiope. Anfione e Zeto, figli di Antiope, liberarono la madre e fecero strazio di D., gettandone il cadavere in una fonte che da [...] lei prese nome ...
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MELANIPPE (Μελανίππη)
E. Paribeni
1°. - Amazzone, sorella di Ippolita e di Antiope, regina di questa stirpe. Un tardo cratere attico di cui esistono frammenti a New York e ad Oxford in una scena di amazzonomachia [...] conserva il nome mutilo Μελα... che viene di solito riferito a questa eroina. D. von Bothmer peraltro solleva dei dubbî sul completamento e sulla figura a cui il nome andrebbe riferito.
Bibl.: Roscher, ...
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IPPOLITO ('Ιππολυτος, Hippolitus)
Alessandro Olivieri
Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope o Ippolita, giovane di straordinaria bellezza, castità e religiosità; onde la sua predilezione per Artemide, [...] a cui aveva innalzato un tempio in Trezene sotto il titolo di Lykeia, e la sua avversione per Afrodite. Quando Teseo sposò Fedra, mandò lui ancor giovinetto a Trezene. È noto l'amore incestuoso concepito ...
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TOXEUS (Τοξεύς)
C. Saletti
Figlio di Eurytos, re di Oichalia, e di Antiope. Compare con i fratelli Iphitos, Didaion, Klytios e la sorella Iole su un cratere arcaico corinzio del Louvre (E 635).
Il Robert [...] lo riconosce anche in un banchettante del fregio del tempio di Assos.
Bibl.: C. Robert, Archaeologische Hermeneutik, Berlino 1919, p. 241; J. Schmidt, in Roscher, V, 1916-22, c. 1087, s. v., n. i; F. Schwenn, ...
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vanessa
vanéssa s. f. [lat. scient. Vanessa, nome attribuito a questi insetti dall’entomologo danese (sec. 18°) J. Ch. Fabricius, che adottò il nome proprio femm. inventato dallo scrittore irl. J. Swift per la protagonista del poemetto autobiografico...