Epigrammista greco vissuto in Roma al tempo di Augusto, cliente di Lucio Calpurnio Pisone (console nel 15 a. C.). Fu improvvisatore, derise la raffinatezza tecnica degli Alessandrini. I suoi epigrammi [...] dell'Antologia Palatina (compresi nella Corona di Filippo di Tessalonica) seguono l'indirizzo di Leonida di Taranto e d'Antipatro di Sidone, poeta dal quale non riesce sempre facile distinguerlo. ...
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Epigrammista greco (metà del sec. 2º a. C.) di Tiro, ma vissuto a Sidone e poi a Roma, dove divenne famoso come improvvisatore. Di lui resta nell'Antologia Palatina un centinaio di epigrammi (alcuni attribuiti all'omonimo A. di Tessalonica), soprattutto votivi e sepolcrali. A. imita Leonida di Taranto; è poeta elegante ma manierato ...
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Poeta greco (seconda metà del 1º sec. a. C.), autore di epigrammi, compresi da Filippo di Tessalonica nella sua Corona (due si conservano nell'Antologia Palatina), di un poemetto in esametri Antipatro [...] (Ateneo ne cita due versi) e di uno scritto mitografico Trasformazioni. Probabilmente suo, non dell'altro A. di C., anche Dello Stile citato da Ateneo ...
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Epigrammista greco (sec. 1º d. C.), vissuto a Roma al tempo di Caligola. Compilò la seconda raccolta (Στέϕανος "Ghirlanda") di epigrammi dopo quella di Meleagro, in cui con i proprî raccoglieva, come diceva [...] il proemio, gli epigrammi di altri 13 poeti: Antipatro di Tessalonica, Crinagora di Mitilene, Antifilo, Tullio Laurea, Filodemo, Parmenione, Antifane, Automedonte, Diodoro Zona, Bianore, Antigono, Diodoro Sardiano, Eveno; ma la sua Ghirlanda (detta ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] fonti si evince che l’i. poetica fu praticata in ogni tempo. Cicerone (De orat. III, 194) ricorda l’abilità di Antipatro di Sidone di «fundere ex tempore» versi di ogni metro. Petrarca, riprendendo la notizia da Cicerone, ne trae motivo per biasimare ...
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Epigrammista greco (n. 320 a. C. circa - m. non prima del 260). Emigrò dall'Italia e peregrinò in povertà per l'Oriente ellenistico e per l'Egitto senza poter tornare in patria. Restano un centinaio di [...] elegante fattura, ispirati alla vita campestre o al mondo borghese; ma solo di rado è sfiorata la poesia. Influenzò largamente la poesia greca successiva (soprattutto Antipatro di Sidone) sino all'età bizantina: fu conosciuto anche da poeti latini. ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] geopolitico. Ma l’appoggio dei Greci era ancora ricercato: i proclami (318 e 315) di Poliperconte, successore di Antipatro, e di Antigono Monoftalmo, che restituivano ai Greci la libertà, erano espedienti con cui i sovrani ellenistici cercavano di ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] di V., dai filosofi, specialmente stoici, e dai grammatici di Alessandria e di Pergamo: egli cita (VI, 2) Crisippo e Antipatro di Tarso, Aristofane di Bisanzio e Apollodoro. Lo stile è ordinariamente secco, scolastico, e tende a sollevarsi solo nelle ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] giovane Gaio, e con M. Antonio e Licinio Crasso l’oratoria arriva a una classica eccellenza; con Celio Antipatro e Sempronio Asellione la storiografia matura problemi e forme sempre più complessi. Lutazio Catulo, Emilio Scauro, Rutilio Rufo scrivono ...
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annalista
s. m. [der. di annali] (pl. -i). – Scrittore di annali. In partic., sono così chiamati i primi scrittori di opere storiche in Roma antica (Quinto Fabio Pittore, Lucio Cincio Alimento, ecc., del 3° sec. a. C., che scrissero in greco,...