Biochimico di origine tedesca (Königsberg 1899 - Poughkeepsie, New York, 1986). Emigrato, in seguito alle persecuzioni antisemitiche, a Copenaghen, si recò poi negli USA, dove fu nominato prof. di chimica [...] biologica alla Harvard University e direttore delle ricerche al Massachusetts general hospital. Premio Nobel 1953 per la medicina o la fisiologia (assieme a H. A. Krebs), in riconoscimento dei suoi contributi ...
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Teologo e pedagogista (Baudach, Sorau, 1884 - Berlino 1928), prof. nelle scuole medie, fondò (1921) la Deutschkirchliche Bewegung, di tendenze razzistiche e antisemitiche, e promovente il culto dell'"eroico", [...] tratti che si ritrovarono poi nella Germania nazista ...
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Giornalista e uomo politico francese (Reims 1889 - Parigi 1944). Presidente dell'unione popolare repubblicana della Gironda, deputato (dal 1924), svolse violente campagne antisemitiche, antimassoniche [...] e antiparlamentari. Dopo l'armistizio collaborò con la Germania ed entrò (1944) nel governo di Vichy come segretario di stato per l'Informazione e la Propaganda. Giustiziato dai partigiani ...
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Teologo e uomo politico tedesco (Halberstadt 1835 - Gries, Bolzano, 1909), predicatore di corte a Berlino (1874-90); fu avversario della socialdemocrazia, e fondò (1878), con tendenze anche antisemitiche, [...] il Partito cristiano-sociale dei lavoratori, sperando di ottenere i favori della classe operaia. Fu deputato alla Camera prussiana dei rappresentanti (1879-98) e al Reichstag (1881-93; 1898-1908) ...
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Generale e uomo politico argentino (Avellaneda, Buenos Aires, 1887 - Buenos Aires 1980), ministro della Guerra (1943), assunse nel 1944 la presidenza della repubblica. Suo ministro della Guerra e subito [...] F. fu dittatoriale all'interno, e in campo internazionale manifestò solidarietà con l'Asse, atteggiamento cui si unirono tendenze antisemitiche. Solo nel marzo 1945, con la dichiarazione di belligeranza contro il Giappone e la Germania, l'Argentina ...
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Chimico tedesco (Breslavia 1868 - Basilea 1934); allievo di R. W. Bunsen, A. W. Hofmann e K. Liebermann; prof. di chimica fisica a Karlsruhe e direttore dell'istituto di fisica ed elettronica al Kaiser [...] sue ricerche gli fu conferito il premio Nobel per la chimica (1918). Durante la prima guerra mondiale diresse il servizio chimico dell'esercito tedesco; nel 1933 fu colpito dalle leggi antisemitiche ed emigrò in Gran Bretagna e poi in Svizzera. ...
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BERNI DEGLI ANTONI, Vincenzo
Piero Craveri
Nacque a Bologna il 25 apr. 1747 da Francesco e da Virginia Landi. Di famiglia borghese benestante, conseguì la laurea in utroque iure nell'ateneo cittadino. [...] parità di diritti civili tra ebrei e cristiani sulle orme dei principi sanciti dalla legislazione napoleonica, contro le tesi antisemitiche di R. F. Ferdinando Jabalot (Giornale ecclesiastico di Roma [1825], pp. 98-130),che traevano spunto da una ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] E. Weiss, uno psicanalista di Trieste emigrato negli Stati Uniti quando il governo fascista iniziò in Italia le persecuzioni antisemitiche.
La seconda scuola di psicologia dell'Io ebbe come suo maggiore esponente Heinz Hartmann. Altri autori, come E ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] ma 1935]; P. Rieger, Geschichte der Juden in Rom, II, 1420-1870, Berlin 1895, pp. 246 ss.; L. Poliakov, Storia dell'antisemitismo, I, Firenze 1974, p. 282 e n. 43. Per la posizione del Ganganelli nella condanna del Mésenguy: P. Sposato, Per la storia ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] e poi direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, S. Morpurgo. Ma in Italia, dove non c'era problema ebraico, l'antisemitismo del B. appariva una di quelle sue peculiarità ultramontane, come l'eccessivo amore per il vino dei Castelli, di cui si ...
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antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.
antisemitismo
s. m. [dal ted. Antisemitismus (Ch. F. Rühs, 1816); cfr. antisemita, che è però voce posteriore]. – Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec....