Giornalista e uomo politico francese (Reims 1889 - Parigi 1944). Presidente dell'unione popolare repubblicana della Gironda, deputato (dal 1924), svolse violente campagne antisemitiche, antimassoniche [...] e antiparlamentari. Dopo l'armistizio collaborò con la Germania ed entrò (1944) nel governo di Vichy come segretario di stato per l'Informazione e la Propaganda. Giustiziato dai partigiani ...
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Teologo e uomo politico tedesco (Halberstadt 1835 - Gries, Bolzano, 1909), predicatore di corte a Berlino (1874-90); fu avversario della socialdemocrazia, e fondò (1878), con tendenze anche antisemitiche, [...] il Partito cristiano-sociale dei lavoratori, sperando di ottenere i favori della classe operaia. Fu deputato alla Camera prussiana dei rappresentanti (1879-98) e al Reichstag (1881-93; 1898-1908) ...
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Generale e uomo politico argentino (Avellaneda, Buenos Aires, 1887 - Buenos Aires 1980), ministro della Guerra (1943), assunse nel 1944 la presidenza della repubblica. Suo ministro della Guerra e subito [...] F. fu dittatoriale all'interno, e in campo internazionale manifestò solidarietà con l'Asse, atteggiamento cui si unirono tendenze antisemitiche. Solo nel marzo 1945, con la dichiarazione di belligeranza contro il Giappone e la Germania, l'Argentina ...
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WALDHEIM, Kurt
Hartmut Ullrich
(App. IV, III, p. 851)
Uomo politico austriaco. Fino al 1981 segretario generale dell'ONU, successivamente insegnò alla Georgetown University di Washington negli Stati [...] nella società austriaca, diretta ostinatamente a eludere le responsabilità del passato e non priva di venature antisemitiche, provocò un prolungato isolamento internazionale del vertice dello stato austriaco da parte di parecchi stati occidentali ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] ma 1935]; P. Rieger, Geschichte der Juden in Rom, II, 1420-1870, Berlin 1895, pp. 246 ss.; L. Poliakov, Storia dell'antisemitismo, I, Firenze 1974, p. 282 e n. 43. Per la posizione del Ganganelli nella condanna del Mésenguy: P. Sposato, Per la storia ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] e poi direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, S. Morpurgo. Ma in Italia, dove non c'era problema ebraico, l'antisemitismo del B. appariva una di quelle sue peculiarità ultramontane, come l'eccessivo amore per il vino dei Castelli, di cui si ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] -tedesca del 1870. In Francia la disfatta di Napoleone III e la Comune di Parigi del 1871 mobilitarono l'antisemitismo dei conservatori e dei nazionalisti di destra, persuasi che la guerra fosse stata finanziata dagli ebrei tedeschi. Numerosi scritti ...
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antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.
antisemitismo
s. m. [dal ted. Antisemitismus (Ch. F. Rühs, 1816); cfr. antisemita, che è però voce posteriore]. – Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec....