umorismo
La capacità (detta anche spirito, humour, wiz) di cogliere e di esprimere gli aspetti divertenti della vita; l’u. è oggetto di studio da parte di varie discipline, quali la linguistica, la filosofia, [...] il proprio narcisismo; la trasformazione ‘in attivo’ di ciò che altrimenti viene vissuto passivamente nelle situazioni di antisemitismo; la presa di una certa distanza da sé stessi che compensa, con un sentimento di superiorità, la condizione ...
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Garfield, John
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jacob Julius Garfinkle, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a New York il 4 marzo 1913 e morto ivi il 21 maggio 1952. Interpretò soprattutto [...] in Gentleman's agreement (1947; Barriera invisibile) di Elia Kazan, uno dei pochissimi film statunitensi ad affrontare il problema dell'antisemitismo. Ma vanno ricordati anche Force of evil (1948; Le forze del male) di Polonsky, che accomuna il mondo ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] aetate (1965), il dialogo tra la Chiesa cattolica e l’ebraismo, che mira a eliminare le componenti pseudoreligiose dell’antisemitismo, riscoprendo ciò che è comune, riconoscendo e attenuando ciò che divide. Da parte ebraica è stato costituito il ...
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Geografia umana ed economica
di Giuseppe Borruso
Stato dell'Europa centrale. La popolazione registrata dal censimento del 2001 ammontava a 8.032.926 ab., mentre le stime per il 2005 la vedono aggirarsi [...] dell'Est europeo, miscelando sapientemente appelli populistici alla democrazia diretta con un'ideologia fortemente xenofoba, venata di antisemitismo e di antieuropeismo, e riuscendo così ad allargare la base sociale della FPÖ, tanto da portarla ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] processi, critica il nuovo codice penale, applica il suo metodo psichiatrico e antropologico alla politica (delitto politico, anarchismo, antisemitismo).
Muore il 19 ottobre del 1909. La sera prima aveva rivisto l’edizione di L’uomo delinquente che ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] formale di certi aforismi (per citarne solo uno, non dei più noti: "noi saremo sempre, pur praticando un antisemitismo volgaro, volgarmente filosemiti"; I calzoni di Beethoven, p. 104),la cui elegante struttura retorica contiene in sé, come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1918 nasce la Repubblica Popolare Ungherese che, ispirata dall’esempio bolscevico, [...] Croci Frecciate, che fa breccia su ampi settori della classe lavoratrice, mentre nelle campagne è molto forte l’antisemitismo. Il Partito Comunista è fuorilegge e il Partito Socialdemocratico, di modesta entità, è tollerato dal regime.
Sull’onda ...
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ERIZZO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, agli inizi del 1502, da Sebastiano del procuratore Antonio, del ramo a S. Moisè, e da Cipriana Trevisan di Andrea di Paolo. La famiglia era assai ricca, [...] 'accelerazione dei prezzi dei cereali. Se per di più si fosse trattato di ebrei (in un periodo di accentuato antisemitismo, come quello che precedette Lepanto), nessun dubbio avrebbe potuto legittimamente sussistere, né presso i governanti, né tra il ...
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Ferdinando il Cattolico
Giuseppe Marcocci
Figlio del re Giovanni II d’Aragona e della regina Giovanna Henríquez, Ferdinando di Trastámara nacque a Sos, Aragona, nel 1452. Maturò le prime esperienze [...] di M., della nascita di un uso politico della religione, all’origine di un ordine sociale fondato su razzismo e antisemitismo (Prosperi 2011). M. ne aveva avuto in qualche modo esperienza diretta, stando a una lettera non autografa del 26 dicembre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] maggior teorico Alfred Rosenberg – con la più diffusa forma di xenofobia radicata nella tradizione europea, e cioè, l’antisemitismo – contribuisce indubbiamente all’affermazione di massa di questo modello, tanto più se poi si immagina che esso tende ...
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antisemitismo
s. m. [dal ted. Antisemitismus (Ch. F. Rühs, 1816); cfr. antisemita, che è però voce posteriore]. – Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec....
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.