aizzapopolo
s. m. e f. e agg. Chi o che istiga, sobilla le masse popolari.
• La protesta in genere ha due volti: c’è la faccia della strumentalizzazione, con le cassandre dell’opposizione pronte a trasformarsi [...] Prammer] fosse fortemente indirizzata contro i discorsi ostili e aizzapopolo, era impegnata a contrastare ogni forma di razzismo e l’antisemitismo ma ancor di più si era impegnata a far ricordare, in primis tra le giovani generazioni, i crimini che ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] metà del Novecento, è quello dei rapporti tra Chiesa ed ebrei, in precedenza visto soltanto nell’ottica degli studi sull’antisemitismo. L’immagine che ne è emersa è quella di due mondi percorsi da una sorta di circolarità culturale e di reciproca ...
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Uomo politico (Braunau am Inn, Austria Superiore, 20 aprile 1889 - Berlino 30 aprile 1945). Fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich, è annoverato tra i distruttori [...] Savi anziani di Sion, il falso costruito dalla sezione francese dell'Ochrana zarista alla fine dell'Ottocento e simbolo dell'antisemitismo moderno, per colpire a largo raggio il mondo ebraico con l'accusa di avere ordito, insieme alla massoneria, una ...
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COPPOLA, Francesco
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 27 sett. 1878 da Filippo e da Matilde Pisacane. Laureatosi in giurisprudenza, iniziò l'attività di giornalista nel 1904 come redattore del Giornale [...] Davanzati.
Nelle polemiche del periodo di decantazione ideologica dei movimento nazionalista il C. si segnalò per una professione di antisemitismo del novembre 1911, che prese spunto da una lettera di Ch. Maurras (vedi L'Idea nazionale, 16 nov. 1911 ...
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Regista tedesco (Amburgo 1891 - Berlino 1966); esordì ad Amburgo nel 1918 come regista ai Kammerspiele; nel 1922 fu a Monaco, dove collaborò tra l'altro con il giovane B. Brecht, e dal 1923 a Berlino, [...] Il re dei commedianti, 1935); Mädchenjahre einer Königin (1936); Unser Fräulein Doktor (La signorina professoressa, 1940); Affaire Blum (1948), su un caso di antisemitismo degli anni Venti; Die Dame in Schwarz (1951); Vor Gott und den Menchen (1955). ...
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Terracina, Piero. – Dirigente d’azienda italiano di origine ebraica (Roma 1928 - ivi 2019), sopravvissuto alla Shoah. Arrestato a Roma con sette altri membri della sua famiglia nell’aprile 1944, dopo un [...] del Progetto Memoria, attraverso conferenze, incontri, seminari e attività didattiche nelle scuole ha fornito un imprescindibile contributo alla costruzione di una solida coscienza collettiva contro ogni forma di antisemitismo e di odio razziale. ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] libertà, dopo il crollo del comunismo. La giornata del 17 gennaio diventa uno straordinario strumento per sconfiggere l’antisemitismo e per promuovere il recupero della memoria storica. Su questi temi costante è l’attenzione dell’ecumenismo italiano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
[1]
La storia dei Marrani ha origine con la conversione forzata degli ebrei spagnoli [...] , falsos cristianos e anche judeoconversos o judaizantes.
Fino al XIV secolo la Spagna non conosce quelle punte di violento antisemitismo che segnano invece il resto dell’Europa con pogrom ed espulsioni. Si può dire anzi che nel corso del XII ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] un'analisi priva di pregiudizi della situazione israeliana sotto questo aspetto si scontra subito con la barriera emotiva dell'antisemitismo: quello storico, che ha avuto il suo culmine ad Auschwitz, e quello che sopravvive in forma acuta o latente ...
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LÖWENTHAL, Leo
Antonio Rainone
Sociologo statunitense di origine tedesca, nato a Francoforte sul Meno il 3 novembre 1990, morto a Berkeley (California) il 23 gennaio 1993. Laureato in filosofia all'università [...] , professore emerito. Di origini ebraiche, aderì al sionismo, anche se finì poi con lo staccarsene, occupandosi dell'antisemitismo come fenomeno sociale e delle tecniche di propaganda da esso utilizzate.
Figura meno nota della cosiddetta ''scuola di ...
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antisemitismo
s. m. [dal ted. Antisemitismus (Ch. F. Rühs, 1816); cfr. antisemita, che è però voce posteriore]. – Avversione e lotta contro gli Ebrei, manifestatasi anticamente come ostilità di carattere religioso, divenuta in seguito, spec....
antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica.