TEOPOMPO
Arnaldo MOMIGLIANO
. Storico e retore greco del secolo IV a. C., nato a Chio circa il 378 a. C., esiliato in circostanze discusse, insieme con suo padre, dalla città natale per laconismo, fu [...] narrazione multipla e slegata di Erodoto; ma che il ritorno a Erodoto - il terzo maestro accanto a Isocrate e ad Antistene - sia consapevole, basta a confermare il fatto che T. scrisse un riassunto di Erodoto in due libri. Larghi excursus, dicevamo ...
Leggi Tutto
PIACERE
Guido Calogero
. La considerazione filosofica della natura del piacere ha origini assai remote, e si può dire nasca, nel pensiero occidentale, insieme con le prime forme di riflessione circa [...] che, presupponendo una dipendenza affettiva dalle cose, inducono l'animo in schiavitù: di qui la famosa frase di Antistene, che "preferiva diventar pazzo piuttosto che provar piacere". Per l'etica cirenaica, invece, che interpreta unilateralmente il ...
Leggi Tutto
Filosofo greco, vissuto intorno al sec. I a. C. Della sua vita non si sa se non che fu amico di Meleagro di Gadara; delle sue opere, solo quel che risulta dalle citazioni di Diogene Laerzio, il quale ricorda [...] opera. Quanto al punto di vista filosofico di D., non è possibile determinarlo con certezza: una certa simpatia per Antistene potrebbe farlo sembrar cinico; insostenibile invece è ormai l'ipotesi che egli avesse mirato a un accordo eclettico fra l ...
Leggi Tutto
LICOFRONE il Sofista
Guido Calogero
Sofista greco, vissuto fra il sec. V e il IV a. C., a noi noto solo attraverso alcune indicazioni di Aristotele.
Nella Politica (III, 9, 1280 b 11) questi ricorda [...] logico-verbali a cui dava origine la concezione eleatica dell'essere, e specialmente la conseguenza che ne traevano Antistene e altri socratici, non considerando legittimo alcun giudizio in cui il predicato non fosse identico al soggetto; cfr ...
Leggi Tutto
nulla
Problema filosofico originato nel pensiero greco dall’antitesi tra «essere» e «non essere» (➔) nella filosofia eleatica.
Il pensiero antico
In Parmenide è centrale l’opposizione «ἔστιν»/«οὐκ ἔστιν» [...] dal momento che errare significa dire ciò che non è (Platone, Eutidemo, 283 c-284 c; 286 a-28 b). Antistene, stando a quanto riferisce Proclo nel commento al Cratilo platonico (429 b), avrebbe sfruttato le conseguenze implicite nel dettato parmenideo ...
Leggi Tutto
Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] che altro fosse quanto intendeva dire il poeta. All’interpretazione allegorica ricorsero molti e tra questi il filosofo cinico Antistene. Dai cinici l’a. passò allo stoicismo che ravvisò nei miti allusioni ai fenomeni della natura permeata tutta dall ...
Leggi Tutto
Scrittore greco, di cui sono incerti il nome, l'origine (forse di Laerte in Cilicia) e l'epoca (ma probabilmente verso la metà del 3º sec. d. C.). Di lui ci è pervenuta una raccolta delle vite dei più [...] il primo, partendo da Platone, attraverso tutta la storia dell'Accademia, giunge a Clitomaco; il secondo, partendo da Antistene, attraverso il cinismo e lo stoicismo, giunge a Crisippo; il terzo, partendo da Platone, attraverso Aristotele, giunge a ...
Leggi Tutto
TELEMACO (Τηλέμαχος, Telemæchus)
Carlo GALLAVOTTI
È l'unico figlio, per Omero almeno, di Ulisse e Penelope. È figura d'origine poetica e non propriamente mitica; ma abbastanza antica se già nell'Iliade [...] morali. Il suo viaggio e i consigli di Atena si prestavano anche a interpretazioni pedagogiche. E in questo senso Antistene col suo scritto perduto, Atena o Intorno a Telemaco, è forse da considerare come un precursore delle Aventures de Télémaque ...
Leggi Tutto
Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (v. vol. vi, p. 36)
Red.
I recenti scavi tedeschi sono stati effettuati in diverse zone della città: sull'acropoli, in corrispondenza della terrazza [...] marmo comprese tra il IV sec. a. C. e il periodo tardo-antico: notevoli tra i ritratti romani, le immagini di Antistene, Socrate (?), Euripide tipo Farnese, Senofonte e Adriano, oltre al busto acefalo che l'iscrizione indica come il ritratto di Dione ...
Leggi Tutto
GIUDIZIO (fr. jugement; sp. juicio; ted. Urteil; ingl. judgment)
Guido Calogero
In generale, nome della funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato.
La [...] valersi della predicazione dell'essere per tentar così di salvare la predicabilità dei concetti singoli, gli altri (p. es. Antistene e varî tra i socratici) vedendo nella predicazione una semplice identità e pensando quindi che non si potessero avere ...
Leggi Tutto
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...