La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] (1850-1902) era medico e microbiologo, si occupava di immunità e riteneva che le proteine che ne erano responsabili (le antitossine) non fossero proteine di secrezione ma intracellulari. A partire dal 1893, insieme a Eduard (1860-1917), che era un ...
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siero
Parte non corpuscolata del sangue che si separa da questo dopo la coagulazione. È un liquido di colore variabile dal giallo pallido al giallo oro che, in definitiva, si può considerare come plasma [...] oggi sostanzialmente limitato a casi del tutto particolari. In Italia, per es., esiste un siero antivipera che comprende antitossine iperdepurate ricavate dal siero di sangue di cavalli immunizzati contro i veleni delle vipere che si trovano in area ...
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Questo termine, che spesso impropriamente s'attribuisce a condizioni morbose d'origine diversa, caratterizzate da scariche diarroiche ripetute, con muco e sangue, accompagnate da tenesmo, indica malattie [...] i fenomeni generali, e un'endotossina che produce i fenomeni intestinali. Per ciascuna delle due è possibile ottenere antitossine specifiche. L'enterotropismo del germe si manifesta con la sua localizzazione sul crasso (eccezionalmente più in alto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] selettivamente l'azione dannosa dei veleni. Essi dimostrarono altresì che la resistenza all'infezione assicurata dalle antitossine poteva essere trasferita passivamente da un animale all'altro mediante il siero di un donatore immunizzato, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scoperta, lo studio sperimentale e la concettualizzazione delle modificazioni fisiologiche, [...] l’azione dannosa dei veleni e che perciò vengono chiamate antitossine. Behring e Kitasato dimostrano inoltre che la resistenza all’infezione assicurata dalle antitossine può essere trasferita passivamente da un animale all’altro, mediante ...
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TOSSINE (dal gr. τοξικόν "veleno")
Agostino Palmerini
Sostanze elaborate dai microrgdnismi, da alcune piante e da certi animali, intensamente attive a dosi minime, le quali esercitano un'azione dannosa [...] , difficoltà di lasciarsi separare dalla molecola proteica, proprietà di suscitare nell'animale recettivo la formazione di un'antitossina specifica. Specialmente quest'ultima proprietà le differenzia da tutti gli altri veleni di natura chimica, cioè ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] il C. prese in esame la capacità degli organismi esposti all'azione di batteri o di veleni batterici di formare antitossine: sulla scorta delle sole valutazioni critiche delle ricerche fino allora effettuate, e senza poterne fornire le dimostrazioni ...
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Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi [...] si svolge alla superficie delle rispettive molecole, può condurre ai varî fenomeni già elencati onde si distinguono fra gli anticorpi antitossine, precipitine, agglutinine, ecc. In realtà si crede oggi che il tipo di legame sia sempre lo stesso e che ...
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Patologo, nato il 14 marzo 1854 a Strehlen (Slesia) e morto il 20 agosto 1915 a Bad Homburg. Si laureò nel 1878 a Lipsia, poi fu a Berlino; ivi contrasse una tubercolosi sperimentale; guarì dopo lungo [...] , non reagisce che col proprio antigene, cioè con la propria tossina e non con altre. Dunque secondo E. un'antitossina non è altro che un frammento del protoplasma d'una cellula sensibile alla tossina, frammento corrispondente ai ricettori cellulari ...
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CENTANNI, Eugenio
Arnaldo Cantani
Nacque a Montotto, una frazione di Monterubbiano (Ascoli Piceno), l'8 genn. 1863 da Antonio e da Anna Lucci. Si laureò in medicina e chirurgia nel 1888 presso l'università [...] , in Riforma medica, IX [1893], 4, pp. 361-368). Egli dimostrò inoltre che animali vaccinati contro un dato batterio producono antitossine attive contro febbri indotte da vari agenti infettivi (Studio sulle febbri infettive. Seconda comunicazione. L ...
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antitossina
s. f. [comp. di anti-1 e tossina]. – In biologia, anticorpo, formatosi nell’organismo sotto l’azione di una tossina, che ha la proprietà di combinarsi specificamente con questa, togliendole la capacità di svolgere azione dannosa.