Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] Cfr. Ap 12,6.
34 Il profilo più informato su Biandrata è ancora quello di A. Rotondò, Verso la crisi dell’antitrinitarismo italiano. Giorgio Biandrata e Johann Sommer, in Id., Studi di storia ereticale, cit., pp. 349-402.
35 Sul rapporto tra Servet ...
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Monaco e teologo russo (1439-1515). Appartenente alla nobile famiglia Panin, con la fondazione di un proprio monastero nei pressi di Volokolamsk (1479) contribuì alla riforma monacale e al rinnovamento [...] della pietà dei laici, che diedero un nuovo volto alla vita religiosa russa. Combatté sia l'eresia degli antitrinitarî, sia i giudaizzanti, opponendosi anche all'Umanesimo occidentale. Suo scritto principale è il Prosvetitel' ("L'illuminatore"). ...
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PARUTA, Niccolo
Martin Rothkegel
PARUTA, Niccolò. – Nacque probabilmente negli anni Venti o all’inizio degli anni Trenta del Cinquecento dal ricco cittadino veneziano Gian Giacomo Paruta, che a quanto [...] in Polonia nei secoli XVI-XVII. Atti del Convegno italo-polacco... 1971, Firenze 1974, pp. 211-268; M. Firpo, Antitrinitari nell’Europa orientale del ʼ’500. Nuovi testi di Szymon Budny, Niccolò Paruta e Iacopo Paleologo, Firenze 1977, passim; R. Dán ...
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Riformatore (Alzano Lombardo 1516 - Neustadt 1590); agostiniano (1531), si convertì poi al calvinismo. Discepolo di P. M. Vermigli, rimase a Lucca fino al 1551, quando fu costretto a fuggire. Fu pastore [...] e liberale, cercò di favorire l'unione delle chiese riformate e di tenerle distinte dalle luterane. La sua opera più importante è il De tribus Elohim, aeterno patre, filio, et spiritu sancto, uno eodemque Iehova (1572-73) contro gli antitrinitarî. ...
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BUCCELLA, Filippo
Domenico Caccamo
Nipote di Niccolò, che era chirurgo alla corte di Stefano Báthory, raggiunse lo zio a Cracovia quando questi, consolidata la propria posizione economica, cominciò [...] , il B. è descritto come un uomo in giovane età - nel 1586 -, di notevole cultura, legato all'ambiente degli antitrinitari italiani e polacchi, seguace di Francesco Pucci. Ma, al contrario del Pucci, egli non aveva mai rotto apertamente con la Chiesa ...
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socinianesimo
Dottrina teologico-morale elaborata nel 16° sec. da Lelio (1515-1562) e da Fausto (1539-1604) Socini (o Sozzini), riformatori religiosi di origine senese esuli in Europa orientale. Fondata [...] vita culturale in Europa – specialmente in Polonia, ove Socini trovò rifugio negli anni Settanta e dove nel 1605 fu pubblicato il Catechismo di Rakow, professione di fede dei gruppi antitrinitari sociniani – e negli Stati Uniti fino al 18° secolo. ...
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Teologo, polemista e riformatore religioso (Mantova 1501 circa - Stobnice, Polonia, 1574); fu uno dei più radicali esponenti del pensiero teologico cinquecentesco volto alla critica del dogma trinitario. [...] Bullinger, P. Martire, Calvino; De trinitate et unitate Dei, deque incarnatione et mediatione domini nostri Jesu Christi (1567), diretta contro i nuovi "ariani", cioè contro il gruppo degli eretici italiani antitrinitarî e dei loro seguaci polacchi. ...
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BUSALE (Bucala, Bucali, Busala, Busalis, Buzano, Buzzale), Bruno
Anne Jacobson Schutte
Al pari dei suoi due fratelli, Girolamo e Matteo, il B., probabilmente nativo di Napoli e di origine spagnolo-marrana, [...] B. in Dall'anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto. Ricerche storiche, Padova 1967, pp. 92, 100 n., e in Anabattismo e antitrinitarismo in Italia nel XVI secolo: nuove ricerche storiche, Padova 1969, pp. 23 n, 32-33 n., 36 s., 40 n., 54 ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] sette e movimenti di riforma radicale, duramente contrastati sia dai cattolici sia dai riformatori. Tra questi gli anabattisti, gli antitrinitari e i sociniani.
Sulla base del principio basilare della R.p., ossia la giustificazione per sola fede, la ...
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ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con Lazzaro Bonamico, docente dal 1530 [...] una scuola superiore cattolica a Klausenberg (in ungherese Koloszvár, in romeno Cluj), dove dal 1568 esisteva un collegio degli antitrinitari. A questo obiettivo servì anche il suo ultimo scritto pubblicato a Olomouc nel 1581, l'Ad Transilvanos qui a ...
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antitrinitario
antitrinitàrio agg. e s. m. (f. -a) [comp. di anti-1 e trinitario]. – Che, o chi, si oppone al dogma cattolico della Trinità. In partic., sono stati così chiamati tutti coloro che, pur intendendo rimanere cristiani, professano...