Scrittore, regista e attore francese (Marsiglia 1896 - Ivry-sur-Seine 1948); aderente al surrealismo, se ne allontanò per frequentare la scuola di Ch. Dullin, esordendo come attore all'Atelier. Nel 1926 impostò un'attività teatrale autonoma con la fondazione del teatro Alfred Jarry (dove esordì come regista mettendo in scena una sua pochade) e con la elaborazione di alcuni manifesti teorici sul coinvolgimento ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] apparente eclettismo e competente attivismo vale anche per lui quella definizione di 'uomo-teatro' che Jean-Louis Barrault propose per AntoninArtaud: con ciò non si vuole oscurare ma al contrario esaltare in Bene il ruolo e il modo dell’attore, che ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] : i critici inglesi paragonarono l'umorismo nonsensical dei M. a quello di L. Carroll; J.B. Priestley parlò di Rabelais; AntoninArtaud dichiarò di trovarli superiori a Chaplin e a Keaton, o almeno più 'nuovi' e attuali. A partire dal terzo film, i ...
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CENCI, Beatrice
Luigi Caiani
Nacque a Roma il 6 febbr. 1577 da Francesco ed Ersilia Santacroce.
Francesco era uno degli uomini più ricchi di Roma, avendo ereditato dal padre Cristoforo un patrimonio [...] al padre, vendica l'oltraggio subito e affronta con fermezza la sua sorte. Il tema è stato ripreso nel Novecento da AntoninArtaud nella tragedia Les Cenci, del 1935. Essa è permeata dalla concezione esistenzialista di un male che coinvolge vittime e ...
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Fassbinder, Rainer Werner
Giovanni Spagnoletti
Regista e attore cinematografico tedesco, nato a Bad Wörishofen (Baviera, Repubblica Federale Tedesca) il 31 maggio 1945 e morto a Monaco il 10 giugno [...] ist kälterals der Tod sino a Der amerikanische Soldat (1970; Il soldato americano) ‒ ma anche Bertolt Brecht (e AntoninArtaud) o il proprio teatro popolar-bavarese (per es. Katzelmacher) continuarono ad accavallarsi in sintesi provvisorie in via di ...
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Brook, Peter
Valentina Valentini
Regista teatrale e cinematografico inglese, nato a Londra il 21 marzo 1925. L'attività di B., noto soprattutto come regista teatrale, rientra in quel contesto sperimentale [...] di simboli e riti), svelando l'altra faccia del mito del 'buon selvaggio'.
Le concezioni teatrali di AntoninArtaud e l'insegnamento brechtiano risultarono perfettamente coniugati nella messa in scena del dramma di Peter Weiss, The persecution ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] un film, 1969). Forse qualcosa di straordinario, di magico, di sacro appunto, accadde su quel set, come ebbe a dire AntoninArtaud (interprete del monaco Massieu) sulla strana corrente psichica che s'era stabilita tra lui, la Falconetti e il regista ...
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Testimonianze - I fratelli Marx
Gianni Celati
I fratelli Marx
Le maschere che li hanno resi celebri, quelle di Groucho, Harpo, Chico e Zeppo, sono state spesso paragonate alle maschere della Commedia [...] l'attenzione di uomini di cultura, scrittori, artisti, in America come in Europa ‒ per es. l'attenzione d'un autore come AntoninArtaud, teorico del teatro e del cinema che (in Il teatro e il suo doppio) indicherà nei Marx un esempio di ciò che ...
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PANDOLFI, Vito
Annalisa Guizzi
PANDOLFI, Vito. – Nacque a Forte dei Marmi (Lucca) il 24 dicembre 1917 da Vito, maestro elementare, e da Ada Provera, maestra e scrittrice, entrambi attivisti socialisti.
Il [...] , quindi descrivendo le produzioni teatrali nelle maggiori capitali europee; nell’epilogo si concentrò su due personaggi, AntoninArtaud e Bertolt Brecht.
In Antologia del grande attore presentò ritratti di grandi interpreti italiani dalla riforma ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] ) a indagare il cinema come arte che suscita il pensiero, nel cinema moderno invece (posizione rappresentata da AntoninArtaud), il pensiero si riconosce impotente, consapevole della propria impossibilità di pensare il tutto. Tuttavia ‒ prosegue D ...
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