Umanista e diplomatico (Vicenza 1365 circa - ivi 1441). Fu nella cancelleria di Antonio della Scala, poi in quella dei Visconti (1398-1404), infine, con qualche intervallo, nella Curia romana segretario, [...] scrittore apostolico, notaro, abbreviatore (1407-35): in tale ufficio seguì le fortunose vicende dei varî papi al tempo del Concilio di Costanza. Lasciò oltre a lettere e orazioni, un'invettiva contro ...
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LOSCHI, Niccolò
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Vicenza nel 1415 circa dall'umanista Antonio e dalla nobile milanese Elisabetta Brivio.
La data di nascita, approssimativa, si ricava da due elementi: il ritorno [...] 9; G. Marini, Degli archiatri pontifici, I, Roma 1784, pp. 137 s.; G. Da Schio, Sulla vita e gli scritti di AntonioLoschi( Commentarii, Padova 1858, p. 210; G. Cappelletti, Storia di Padova dalla sua origine sino al presente, II, Padova 1876, p. 275 ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] illustribus, Florentiae 1745, pp. 107 s.). Particolare significato hanno i "profili" dedicati ai "poeti" (AntonioLoschi, Antonio Panormita, Francesco Filelfo, Giovanni Marrasio, Tito Vespasiano Strozzi, Giovanni Pontano), e agli "oratori" (in tutto ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] fiorentino Matteo di Simone Strozzi (in Flarnini, L. di Piero D., pp. 82-94)., poté avvicinare umanisti di fama - come AntonioLoschi, il Poggio e Cencio dei Rustici - e godere della protezione dell'Orsini, che gli procurò un beneficio nel 1433 e nel ...
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DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] 1393, e piene di ammirazione per la figura e l'opera del Salutati stesso. Altre tre sono scritte ad AntonioLoschi (non espressamente citato nelle intitolazioni, ma ormai non più confondibile con altri personaggi: ad esempio, lo stesso Salutati, col ...
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VILLANI, Nicola
Luigi Fassò
Poeta e critico, nato a Pistoia nel 1890, di nobile famiglia. Studiò a Firenze, a Siena e a Pisa, poi entrò nella corte del cardinale Tiberio Muti in Roma, dove rimase qualche [...] de' Toscani 1634) e nelle brevi note che scrisse alle Storie e all'Ecerinis di Albertino Mussato, nonché all'Achilleis di AntonioLoschi.
Bibl.: A. Ceccon, Di N. V. e delle sue opere, Cesena 1900; U. Cosmo, Le osservazioni alla "Divina Commedia" di N ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] controversia sulla natura della lingua latina nella quale alla teoria del bilinguismo proposta da Leonardo Bruni e appoggiata da AntonioLoschi e da Cencio de' Rustici (coesistenza nella Roma antica di latino colto per i dotti e latino volgare per ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] un corso sulle Epistolae di Seneca; nel 1412 lesse le orazioni di Cicerone, giovandosi tra l'altro di un commento di AntonioLoschi; e un'altra volta le lesse nel 1420, quando seguì le sue lezioni Giovanni Tremonti (che ne lasciò ricordo nel cod ...
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DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] la fine dell'88), avvenne la diaspora della biblioteca petrarchesca, con un primo fortunato approdo nella Milano di AntonioLoschi, Pasquino Capelli e Giovanni Manzini. Sembrò allora che il D. si fosse decisamente staccato dai Carraresi avvicinandosi ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] del viaggio del L. a Roma nel marzo dello stesso anno ma, nell'occasione, egli recapitò una copia dell'Hermaphroditus ad AntonioLoschi, il quale, a sua volta, lo fece conoscere a Poggio Bracciolini, che infatti scriveva il 3 apr. 1426 al Panormita ...
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