Abate fiorentino (1701-1796), accademico della Crusca, giurista, diplomatico, appassionato bibliofilo, amico dei più illustri personaggi del suo tempo, e in particolare di G. G. Bottari, fu tenace avversario dei gesuiti ...
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VALLOMBROSA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
A. Jahn RUSCONI
Roberto PALAMAROCCHI
Antico e celebre monastero sulle pendici del Pratomagno, 25 km. a oriente di Firenze nel territorio del comune [...] tavola di Raffaellino dei Carli, e alcuni affreschi di Giuseppe Antonio Fabbrini (1780) nella cupola e nella vòlta della navata, la metà del sec. XVII, per opera dell'abate Averardi Niccolini. L'Accademia del Cimento affidò ai monaci le prime ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] 'agosto 1750, il F. asseriva l'eliocentrismo. Il fratello Antonio presentò allora la Disquisitio al conte D. Silva, suo protettore le relazioni con A. Cocchi, H. Mann e A. Niccolini, membri della loggia fiorentina. L'aumentata libertà gli permise di ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] mondo irreale, conducente piuttosto alla pazzia che al male (vedi in Passerin, La riforma, p. 215 n. 15, la lettera al Niccolini del 9 novembre del 1754: "il primo che ritirasse la geometria dall'astratto, e la portasse al pratico e al materiale, fu ...
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DOLFIN, Pietro
Raffaella Zaccaria
Nacque a Venezia il 24 o 25 nov. 1444 da Vittore di Francesco e da Lucia Soranzo, entrambi appartenenti a nobili famiglie veneziane.
In particolare, la famiglia patema [...] di Francia -si hanno: Lorenzo, Giovanni e Piero de' Medici, Pierfilippo Pandolfini, Paolo Antonio Soderini, Angelo e Carlo Niccolini, Piero Soderini, Francesco Guicciardini, Francesco Gaddi, Niccolò Valori, Zenobi Acciaiuoli, Domenico Bonsi, Bernardo ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] a plasmare una generazione di patrioti. L’Arnaldo da Brescia di Niccolini (1843) e L’assedio di Firenze di Guerrazzi (1836), in e Giovanni Pascoli, Pasquale Villari, Giovanni Bovio, Antonio Labriola); infine perché la massoneria fu una sorta di ...
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Innocenzo XII
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, secondogenito di Francesco, marchese di Spinazzola, dei Pignatelli di Cerchiaro, e di Porzia di Fabrizio Carafa. Come tante altre donne del [...] lo zio Vincenzo Carafa e da quel momento la carriera di Antonio tende a farsi più lenta e incerta. Nonostante i suoi appelli Qui egli era stato chiamato nel 1683 dal vicelegato Francesco Niccolini, a curare la fondazione di un ospedale generale sul ...
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POMICELLI, Mariano
Daniela Gionta
POMICELLI, Mariano (Mariano da Genazzano). – Nacque a Genazzano, nei dintorni di Roma, nel 1450; il cognome Pomicelli è testimoniato dall’intestazione di un epigramma [...] Ambrogio da Cori l’annessione del monastero senese di S. Antonio Abbate; Sisto IV gli assegnò il convento di S. 230, 232; N. Valori, Vita di Lorenzo de’ Medici, a cura di E. Niccolini, Vicenza 1991, pp. 14-16; P. Domizi, Augustinus, a cura di K. ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] sostanzialmente classici della sua, e della coeva cultura tosco-neoguelfa (solo esternamente verniciata di ghibellinismo nel Guerrazzi, nel Niccolini e nel Vannucci). E la sua presunta conoscenza del russo non è che un "mito", anzi la conseguenza ...
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GINETTI, Marzio
Stefano Tabacchi
Nacque a Velletri, presso Roma, il 6 apr. 1585 da Giovambattista e Olimpia Ponzianelli. Sebbene numerose fonti lo descrivano di umili origini, in realtà il G. apparteneva [...] Galileo di ritardare la comparizione a Roma, in seguito lo stesso Niccolini doveva ammettere che l'assessore del S. Uffizio e il G filogiansenisti vescovi di Malines e Gand (Jacob Boonen e Anton Triest). Anche nel corso degli anni Sessanta, quando ...
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