MARCHESI, Andrea, detto il Formigine
Valerio Da Gai
Figlio di Pietro nacque a Formigine (presso Modena). La data di nascita è convenzionalmente fissata agli anni 1480-90 in base alle prime indicazioni [...] per il completamento della cattedrale bolognese, con cupola e pianta a croce latina conformemente all'idea del primo architetto della fabbrica AntoniodiVincenzo, che però venne criticato e respinto (Gaye, p. 549).
Sempre in base alle indicazioni ...
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JACOPO di Paolo
D. Benati
Pittore bolognese documentato dal 1378 al 1426.J. è già detto pittore, residente nella cappella di S. Procolo, in un documento del 31 dicembre 1378, quando donò 100 ducati [...] a Firenze e che nell'architettura del fondo riprende le potenti volte costolonate progettate da AntoniodiVincenzo per quell'ambiente. Il testamento di Bartolomeo Bolognini (10 febbraio 1408), nel quale si lasciavano disposizioni in merito alla ...
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GIOVANNI da Baiso (o Abaisi)
R. Grandi
Intagliatore e maestro lignario modenese, originario di Baiso (prov. di Reggio Emilia) e figlio del muratore reggiano Benedetto. Attivo lungamente tra Ferrara e [...] Roseto particolarmente, e pare anticipare alcune delle soluzioni architettoniche adottate, di lì a poco, nelle fabbriche diAntoniodiVincenzo.Le precedenti esperienze di G. rinviano del resto a Bologna, dove Montieri (Zucchini, 1919) riconobbe ...
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ANDREA di Guido da Firenze
Augusta Bubani
La personalità di questo scultore è stata messa in luce dallo Gnudi che l'ha distinta da quella di Andrea da Fiesole, col quale A. da Firenze era in precedenza [...] 10 marzo 1393 A. faceva parte della schiera di scultori toscani, assoldati da AntoniodiVincenzo, che si recarono a Bologna per lavorare a colonne e capitelli "sfogliati e tarsiati" per le finestre delle cappelle di S. Petronio; A. attese a questi ...
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ANTONIO da Pandino
Renata Cipriani
Lombardo, figlio di Stefano, nei documenti è detto frate, ma probabilmente fu solo terziario, infatti non risulta mai residente in conventi. Il Monneret pensò appartenesse [...] . Il Ragghianti non esitò a dichiararla eseguita in massima parte su cartoni diVincenzo Foppa, escludendo che vi si possa ravvisare in alcuna parte l'invenzione diAntonio. Inoltre, esaminando lo stile delle varie scene della vetrata, egli pensò ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] ), S. Eligio per la chiesa di S. Antonio abate di Mussomeli (Caltanissetta), S. Francesco e S. Antoniodi Padova per la chiesa di S. Francesco di Campofranco (Caltanissetta).
Verso la fine del 1856 il Municipio di Palermo assegnò al D. un pensionato ...
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Antonio Paolucci
Arte contesa
Clariora artificum excellentium
opera ad exteros avecta…
Diritto di provenienza' e universalità del museo
diAntonio Paolucci
8 dicembre 2002
I direttori di 18 fra le più [...] di Sassonia. Gli appartenevano e quindi poteva venderli. Così come il duca Vincenzodi Jacopo Zucchi, di due disegni diAntonio Dosio di pertinenza degli Uffizi, di uno scudo da parata ageminato d'oro, del 1531, dei Musei civici di Bologna, di ...
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DI LUCCA, AntonioVincenzo Rizzo
Nato presumibilmente verso il 1710, maestro marmoraro e scultore, prese parte alle più importanti imprese decorative - non tutte identificate - che si compirono a Napoli [...] matr. 1417, 24 ag. 1759; matr. 1418, 26 nov. 1759, p. 422v; matr. 1419, 18 dic. 1759, p. 408v; Ibid., Banco di S. Giacomo, Giornale di cassa, matr. 1454, 7 nov. 1759, p. 600v; matr. 1489, 19 dic. 1760, p. 587; Ibid., Banco del Ss. Salvatore, Giornale ...
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Pittore (Palermo 1739 - ivi 1810). Allievo a Palermo di Vito d'Anna, maturò uno stile personale di grande compostezza, memore dei modi della tradizione locale e ispirato a un classicismo d'impronta batoniana, [...] .). Francesco (Palermo 1752 - Roma 1831), anch'egli pittore, fratello diAntonio e Vincenzo, lavorò con il primo fino al 1786. Allievo a Roma di P. Batoni, eseguì prevalentemente opere di carattere religioso (a Roma: Beati G. M. Tommasi, G. Marinoni ...
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Famiglia di mosaicisti (sec. 16º), originaria del Friuli ma operosa a Venezia. Il più noto è Vincenzo: molti suoi lavori nella basilica di S. Marco, tra cui un grandioso Albero di Iesse (1542-52), su cartoni [...] mosaici con Cristo che risuscita il figlio della vedova e Cristo che guarisce l'inferma su cartoni del Salviati (1567), e l'Ultima Cena su cartone del Tintoretto (1568-71). Giovanni Antonio, figlio e allievo diVincenzo, fu, sembra, anche architetto. ...
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indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...
girotondaio
s. m. Chi manifesta, partecipando a girotondi simbolici, in sostegno della legalità e dei temi connessi all’amministrazione della giustizia e alla pluralità dell’informazione. ◆ Rispetto alla manifestazione morettiana vedrete più...