BARATELLA, Antonio
Baccio Ziliotto
Nacque a Loreggia, nel Padovano, poco prima del 1385, da agiata famiglia. Il padre Zanino gli fece studiare forzatamente il diritto, ed egli esercitò senza troppo [...] quali Vittorino da Feltre, Gasparino Barzizza, Biagio Pelacani e Paolo Veneto. I suoi primi saggi poetici Baratella, una raccolta di carmi vari, in 2 libri (1426-27). 7) Antonia, raccolta in 3 libri di componimenti sparsi (1427-29). 8) Laureia (il ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] Giovanni di Aschenden, di Pietro d'Ailly o di Biagio Pelacani da Parma.
Centrale per l'elaborazione dell'astrologia medievale fu il 1303 e il 1310.
Al-Qabīṣī, Cecco d'Ascoli e Antonio da Montolmo
Nel XIII sec. si diffuse ampiamente l'Introductorius (o ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] . Da Celso ad Archimede: alla ricerca di testi scientifici
Antonio Beccadelli, detto il Panormita, nel 1426 riuscì ad ottenere che lo portò a seguire i corsi padovani del celebre Biagio Pelacani da Parma (1354 ca.-1416); è significativo il fatto che ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] Magno, di Guglielmo di Ockham (1280 ca.-1347), fino a Biagio Pelacani da Parma (1354 ca.-1416) e a Cardano. Il termine impressio quello che di ciò s'è fatto da quel tempo in qua" (Antonio di Tuccio Manetti,Vita di Filippo di Ser Brunelleschi, p. 9).
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] Renan; e l'insegnamento di maestri - da Biagio Pelacani e Gaetano da Thiene a Nicoletto Vernia e Pietro Scriptorum veterum nova collectio, VII, Roma 1883, p. 131; e Marc'Antonio Sabellico, Opera, Basilea 1560, IV 47a.
53. Vittore Branca, L'humanisme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il tramonto del Medioevo
Andrea Bernardoni
Medioevo tecnologico
Per gli oltre dieci secoli entro i quali convenzionalmente si circoscrive il lungo periodo medievale – dalla caduta dell’ultimo imperatore [...] possesso, sappiamo che egli ebbe contatti con Biagio Pelacani (1347-1416), che lo introdusse agli scritti della Quattrocento, come Lorenzo Ghiberti (1381-1455) e il suo allievo Antonio Averlino, detto il Filarete (1400 ca.-1469 ca.), che scrissero ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] fenomeni naturali. Nel 1396, il celebre aristotelico Biagio Pelacani da Parma (1354 ca.-1416), professore all'Università of ideas", 36, 1975, pp. 531-542.
Rotondò 1973: Rotondò, Antonio, La censura ecclesiastica e la cultura, in: Storia d'Italia, a ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] Avicenna e Averroè, i commenti aristotelici di Biagio Pelacani, Paolo Veneto, Iacopo da Forlì, Pietro secolo XV, in Il Propugnatore, n.s., V (1892), pp. 446-454; Antonio da Barga, Chronicon Montis Oliveti (1313-1450), a cura di P.M. Lugano, ...
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FERRARI DA GRADO (de Ferrariis de Grado, ex Ferrariis de Gradibus, Ferrarius de Gradu, Ferrari d'Agrate), Giovanni Matteo
Maria Muccillo
Nacque a Milano, sul cadere del sec. XIV, da Giovanni Ferrari, [...] Martino V (1417-1431), mentre un altro suo zio, di nome Antonio, fu professore di medicina a Pavia.
Nulla sappiamo dell'infanzia e uno stipendio da stabilire, mentre il suo collega F. Pelacani riceveva, per lo stesso incarico, 80 fiorini. Alla ...
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DELLA TORRE, Giacomo (Iacobus a Turre, de la Turre, Dalla Torre, de Forlivio, Forliviensis, Foroliviensis, Ferolivias)
Augusto De Ferrari
Nacque a Forlì tra il 1360 e il 1362 da Pietro, "artium et medicinae [...] e il XV sec., come altri suoi colleghi (Biagio Pelacani, Gaetano da Thiene, G. Marliano) ebbe un certo seguito Minciotti, Catal. d. codici manoscritti esistenti nella Biblioteca di S. Antonio di Padova, Padova 1842, p. 114; S. Mazzetti, Repertorio ...
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