Quando si parla di deonomastici (o deonimici) uno degli esempi più gettonati è quello di jeans, che nel Cinquecento, nell’inglese d’America, era la denominazione della città di Genova e passò a designare [...] propri come nomi comuni è avvenuta in base a meccanismi di spostamento di significato, come la metonimia e l’antonomasia. Dalla fama alla parolaUn nome proprio può diventare nome comune anche attraverso procedimenti di formazione delle parole, come l ...
Leggi Tutto
Le parole in viaggio seguono spesso vie non lineari. Più ci allontaniamo dall’orizzonte linguistico europeo, poi, più i viaggi di queste parole si fanno tortuosi e imprevedibili: le parole possono infatti [...] e del PDS poi, partito di riferimento della rete.In alcuni casi è il toponimo a passare direttamente a indicare per antonomasia un evento o una situazione, sul modello di caporetto. Ciò dipende spesso da drammatici eventi storici: è ’na camboggia! è ...
Leggi Tutto
Come rileva Andrea De Benedetti (2020, p. 13), lo spagnolo è, «dopo l’inglese e il francese, l’idioma straniero che ha fornito il maggior apporto alla nostra lingua in fatto di prestiti», specialmente [...] il cavallo di Don Chisciotte, Ronzinante, e il suo fido scudiero, Sancio Panza, sono passati a indicare per via di antonomasia rispettivamente un cavallo stanco o vecchio, comunque non di gran pregio (cfr. GDLI, s. v. ronzinante, che documenta quest ...
Leggi Tutto
Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] dell’albanese (11), senza contare i “resti”.Se a questo si aggiunge che meccanismi di creazione deonomastica (per antonomasia, metonimia, derivazione, dedicazione ecc.) operano in tutte le lingue, come abbiamo visto fin dall’articolo introduttivo di ...
Leggi Tutto
I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] , il cui sapore evoca in Proust (Du côté de chez Swann) momenti della sua infanzia a Combray, indica per antonomasia in italiano ‘un’esperienza fortuita, capace di evocare immagini autentiche, sepolte nella memoria’, una sorta di epifania, quindi. Un ...
Leggi Tutto
Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] = Montinaro, A., Essere il/fare da Pigmalione, Lingua italiana, Treccani.itNichil 2023 = Nichil, R. L., Per antonomasia: deonimici per eccellenza, Lingua italiana, Treccani.itRicci 2020 = Ricci, A., Latinismi propri, Milano, RCS MediaGroup, 2019 [ma ...
Leggi Tutto
Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] dell’Ottocento da Adolf Kussmaul e Ludwig Eichrodt sulla rivista satirica «Fliegende Blätter», poi divenuto emblema per antonomasia di mentalità e abitudini convenzionali (nei paesi di lingua tedesca, inoltre, il termine Biedermeierzeit indica il ...
Leggi Tutto
Dalla lorenza (graticola) alla lucìa (ballo popolare). La personificazione nella formazione deonomasticaPer il ciclo di interventi dedicati alla deonomastica, introdotto da Wolfgang Schweickard [...] trattati. E d’altronde anche tra il meccanismo della personificazione e altri procedimenti deonomastici, come la metonimia o l’antonomasia, non vi è sempre una linea di demarcazione netta, come ha sottolineato Bruno Migliorini: «Nei nomi di animali ...
Leggi Tutto
Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] ’elenco degli articoli già pubblicati.Wolfgang Schweickard, Che cos’è la deonomasticaAntonomasia1. Rocco Luigi Nichil, Per antonomasia: deonimici per eccellenza1.1. Alessandro Aresti, Torquemada1.2. Francesco Crifò, Fortune e sfortune di Casamìcciola ...
Leggi Tutto
1. Oggetto della toponomastica storicaParafrasando parte dell’introduzione di Giovan Battista Pellegrini a Gasca Queirazza et al. 1990 (p. VII), il significato originario dei nomi di luogo tende (con ovvie [...] ’elenco degli articoli già pubblicati.Wolfgang Schweickard, Che cos’è la deonomasticaAntonomasia1. Rocco Luigi Nichil, Per antonomasia: deonimici per eccellenza1.1. Alessandro Aresti, Torquemada1.2. Francesco Crifò, Fortune e sfortune di Casamìcciola ...
Leggi Tutto
antonomasia
antonomàṡia s. f. [dal lat. antonomasia, gr. ἀντονομασία propr. «il chiamare con nome diverso», der. di ἀντονομάζω «cambiar nome»]. – 1. Traslato che consiste nell’indicare una persona o una cosa, anziché col suo proprio nome,...
antonomastico
antonomàstico agg. [der. di antonomasia; cfr. gr. ἀντονομαστικός «pronominale»] (pl. m. -ci). – Di antonomasia, che si riferisce all’antonomasia, usato per antonomasia: attributo a.; uso a. di un nome; Urbinate è l’equivalente...
Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...