L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] reciproca o di dominio-subordinazione, di scambio o d’influenza unilaterale.
Negli ultimi decenni del 20° sec., l’antropologiaculturale ha ulteriormente ridefinito il concetto di c.; al riguardo, è stato importante il contributo di C.J. Geertz ...
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Antropologa statunitense (Filadelfia 1901 - New York 1978). Allieva di R. Benedict e F. Boas, coltivò in particolare gli studi sul ruolo dei fattori biopsicologici, culturali e individuali nella strutturazione [...] , dove fu allieva di F. Boas e di R. Benedict, rimase legata a questa università dove divenne prof. di antropologiaculturale. Intraprese viaggi etnografici nelle Samoa (dal 1925), nelle Isole dell'Ammiragliato (1928-29) e in Nuova Guinea, con L ...
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La Cecla, Franco. – Antropologoculturale e architetto italiano (n. Palermo 1950). Già docente di Antropologiaculturale presso la facoltà di Architettura di Venezia e alle università di Verona e Palermo, [...] straniere quali la École des hautes études en sciences sociales di Parigi e la UC Berkeley, attualmente insegna Antropologiaculturale all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e al Politecnico di Barcellona. Consulente del Renzo Piano ...
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Antropologo statunitense (Hoboken, New Jersey, 1876 - Parigi 1960). Ritenuto uno dei fondatori dell'antropologiaculturale, diede sostanziali contributi a questa disciplina sia a livello teorico, elaborando [...] di raccolta, classificazione e analisi dei fatti culturali, K. formulò e adoperò i concetti di "area culturale", "intensità", "climax", "modello", poi variamente ripresi e sviluppati dagli antropologi della scuola di "cultura e personalità".
Opere ...
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Filosofo e psicanalista italiano (n. Monza 1942). I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all'insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l'uomo che in un mondo dominato [...] dei mezzi", senza poter trovare un senso al suo esistere.
È stato allievo di E. Severino, professore di antropologiaculturale (1976), poi di filosofia della storia (1983) all'Università di Venezia, dove insegna anche psicologia dinamica; membro dal ...
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Angioni, Giulio
di
Antropologoculturale e scrittore italiano (Guasila, Cagliari, 1939 - Settimo San Pietro, Cagliari, 2017). Allievo di E. De Martino e A.M. Cirese, dopo la laurea in Lettere ha intrapreso [...] la carriera accademica come incaricato di Antropologiaculturale all’Università di Cagliari (1971) e nel 1980 ha assunto il ruolo di professore ordinario. Le sue pubblicazioni, di carattere teorico ed etnografico, si sono concentrate soprattutto ...
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Antropologo italiano (Medicina 1916 - Ferrara 2007). Laureatosi in etnologia nell'univ. "La Sapienza" di Roma (1946), ha conseguito il PhD in African studies all'univ. di Città del Capo; prof. di antropologia [...] culturale nell'univ. di Bologna (1970-82), quindi di etnologia nell'univ. "La Sapienza" di Roma (1982-92); 1959); Uomo, cultura, società. Introduzione agli studi demo-etno-antropologici (1974); I sistemi delle classi d'età. Ordinamenti sociali ...
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Scrittore e giornalista indonesiano (Padang 1922 - Giakarta 2004). Attivo fin da giovanissimo sulla stampa politica, corrispondente di guerra dalla Corea (1950-51), fondò (1951) e diresse il quotidiano [...] Raya, soppresso dal regime di Sukarno nel 1956 (ripubbl. dal 1974). Saggista apprezzato anche su temi di sociologia e antropologiaculturale, M. L. si rivelò narratore di grande respiro in romanzi come Jalan Tak Ada Ujung ("La strada senza fine ...
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Antropologo inglese (Londra 1919 - Cambridge 2015). Tra i maggiori antropologi del 20° sec., è autore di ricerche che possono essere distinte, senza discontinuità cronologica, in due fasi. La prima comprende [...] , i riti mortuari, la successione negli uffici; nella seconda fase appare evidente l'intento di riportare l'antropologiaculturale alle grandi visioni comparative della cultura umana che ispirarono studiosi come E. B. Tylor e G. Frazer, traendo ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] in contatto diretto con la tradizione etnografica di F. Boas e con le più generali prospettive teoriche dell'antropologiaculturale. Di estrema importanza fu l'incontro con la linguistica strutturale, e in particolare con R. Jakobson (1942). Primi ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....