«È enorme la vita. Ti ci perdi dappertutto».Questa l’epigrafe di Louis-Ferdinand Céline posta in testa a Parthenope, decimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, dedicato alla “città nuova”, [...] facendosi afoni. Un linguaggio per dialogareIl linguaggio di Sorrentino è invece del tutto originale, cos’è l’antropologia?». Ed è rincorsa da domanda altra, in un gioco di specchi, lungo la schiena dello spettatore e del regista stesso, mai ...
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Siamo abituatissimi a digitare sulle tastiere di computer e smartphone. Non siamo più abituati a scrivere a mano: tanti non ci riescono più o quasi. Cosa stiamo perdendo? Per capirlo, può aiutarci questa [...] quello orale».La "semplificazione” della struttura dellinguaggio, che caratterizza la comunicazione sui social, è meglio di no, Lingua italiana,Treccani.itCardona, G. R., Antropologia della scrittura, Torino, UTET, 2009.Carozzi, I., I sei fascicoli ...
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Per la stesura di questo breve articolo, mi sono aggrappato a due specifiche frasi che mi hanno fatto da guida nell’elaborazione del mio pensiero e che hanno definito anche il titolo dello stesso. Cercherò [...] “esame di realtà”.Il pensiero concreto, sia nell’antropologia che negli studi di Piaget e di Jaspers, rappresenta di adottare e di richiamare alla mente un senso simbolico dellinguaggio, preferendo forme che risultassero sempre più rigide e, appunto ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] meglio il Po. Ma a parte il nuotare, che del resto è già finito, trovo indegno della gravità di uno di qualcosa di grosso. È un nuovo linguaggio. Al dialettale e al calligrafico colto, aggiunge nonché di testi di antropologia e psicanalisi), ma anche ...
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Fabio MoliterniFinzioni meridionali. Il Sud e la letteratura italiana contemporaneaRoma, Carocci, 2024 All’alba zio Pino si aggravò, allora l’ex colonnello prese il coraggio a due mani, si avvicinò per [...] del rifiuto della «tomba di famiglia», poi, evoca un’antropologia o un’etnografia deldel rimorso, Milano, il Saggiatore, 2013 (presentazione di C. Gallini).De Mauro, T., Pasolini: dalla stratificazione delle lingue all’unità dellinguaggio, ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo americano Charles Morris negli anni...
Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di s. si fondano...