Beroaldo, Filippo, il Vecchio
Loredana Chines
Nacque a Bologna nel 1453 e vi morì nel 1505. Non è difficile immaginare come a Firenze potesse essere nota a M., fin dalla adolescenza, la fama del celebre [...] Vecchio. Pur nella distanza di modalità espressive e linguaggi filologici, i due maestri condivisero nel profondo un metodo Umanesimo e si configura come tratto costitutivo dell’antropologia machiavelliana, testimoniato dalla copia autografa del già ...
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BOLDRINI, Marcello
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Matelica (Macerata) il 9 febbr. 1890 da Vincenzo, insegnante elementare e poi ispettore scolastico e rinomato poeta dialettale, e da Seconda Galconi. [...] anni Quaranta, studi statistici sulla struttura del linguaggio e studiando (1954) le forme di -4, pp. 337-341; A. Costanzo, Commemorazione del prof. M. B., in Rivista di antropologia, LXXVI (1969), pp. 300-304; M. G. Kendall, M. B., in La Scuola ...
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Motivazione
Giovanni Liotti
In ambito psicologico, il termine motivazione definisce l'insieme dei bisogni, dei desideri e delle intenzioni che prendono parte alla determinazione del comportamento, conferendo [...] etologia finiscono con l'avvicinarsi alle tesi dell'antropologia filosofica (Buber 1964), che vedono nell' mappe neuronali. Globalmente, il cervello funziona creando associazioni (nel linguaggio di questo autore, 'memorie') fra Sé e non-Sé ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Lessing a Verri, da Muratori a Voltaire, la riflessione letteraria diventa militante [...] o addolcirsi in solitudine intenta e riflessiva come nell’antropologia poetica di uno Zimmermann, ma resta sempre come fondamento di una eterodossa anamnesi medica. Se poi il linguaggio della diagnostica psichica giunge sino agli epistolari delle dame ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel pensiero di Saussure la lingua è un sistema di segni che hanno il fine di comunicare [...] tante “lingue” quante sono le funzioni a cui il linguaggio deve fare fronte. Lo strutturalismo di Lévi-Strauss, infine, deve molto alla rivoluzione linguistica. In Antropologia strutturale afferma che i fatti culturali e sociali, così come ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] -67, ricoprendo anche saltuariamente l'incarico di antropologia e storia della filosofia. Fu un periodo particolarmente circa i rapporti tra psicologia e logica e la funzione del linguaggio, i cui risultati espose sia nel corso di psicologia tenuto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il monachesimo medievale si inserisce senza soluzione di continuità nella tradizione [...] ma composizione pratica.
I temi principali del linguaggio monastico gravitano intorno al percorso ascetico rinuncia- è il vero perno della comunità. Per il resto, l’antropologia di Benedetto è quella tipica del monachesimo, con la svalutazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIX secolo il nuovo indirizzo di ricerca inaugurato in Francia da Auguste Comte dà vita [...] pedagogia con Aristide Gabelli; nella psicologia e nell’antropologia con Cesare Lombroso, Enrico Morselli e Giuseppe Sergi. nome di Dio, proprio della religione. Seppur con linguaggi diversi religione e scienza descrivono così le componenti essenziali ...
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Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] pubblicare saggi sul montaggio, inteso come principio costruttivo del linguaggio e del ritmo cinematografici, che sancirono la sua aktëra (Gli esperimenti di Kulešov e la nuova antropologia dell'attore), in Noosfera i chudožestvennoe tvorčestvo (La ...
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semiotica
Dal gr. σημειωτική «studio, esame dei segni», scienza dei segni linguistici e non linguistici. Il termine, proposto da Peirce e Morris, è sinon. di semiologia (➔) anche se il suo uso è più [...] s. come studio della conoscenza simbolica in genere e del linguaggio. Ciò rinvia al problema della storia della s., se sia lo studio dei messaggi verbali, e al terzo l’antropologia sociale ed economica, intesa come studio della comunicazione. Barthes ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...