SARTORI, Luigi
Michele Cassese
– Nacque a Roana (provincia di Vicenza, diocesi di Padova) sull’Altopiano di Asiago il 1° gennaio 1924, da Celeste Giovanni e Maria Cavalli.
Figlio unico, visse in un [...] su temi conciliari, che approfondivano, in particolare, il rapporto tra teologia e magistero, linguaggio teologico, dogma, dimensione antropologica della teologia, ruolo della cristologia oggi.
Nell’insegnamento e nei lavori dell’ATI Sartori ...
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VIGNOLI, Tito
Elena Canadelli
– Nacque a Rosignano Marittimo (Livorno) il 1° febbraio 1824 dal giurista Niccolò e da Anna Botti, originari di Pistoia.
Poco dopo la nascita, si trasferì con la famiglia [...] del pensiero (1885) e Dell’origine del linguaggio articolato (1888). All’inizio degli anni Ottanta G. Cimino - N. Dazzi, I, Milano 1998, pp. 177-204; Id., Antropologia, psicologia comparata e scienze naturali in T. V., in Teorie & Modelli, 2000 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se davvero il Novecento verrà consegnato alla storia come il secolo breve (Hobsbawm) [...] avevano scardinato e disarticolato il sistema e rinnovato profondamente il linguaggio (e anche il pensiero e l’immagine), risultano a a cavallo di molte discipline (economia, antropologia, sociologia, ecologia ambientale), ma investono frontalmente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'umanita sulla scena: Plauto e Cecilio Stazio
Laura Cherubini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con Plauto va in scena a Roma una comicità [...] del baule”).
Come mostra Maurizio Bettini (Verso un’antropologia dell’intreccio. Le strutture semplici della trama nelle alla libera invenzione di parole e maccheroniche lingue straniere. Il linguaggio comico di Plauto è vivido e forte, procede col ...
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umori
Gianfranco Borrelli
Nell’avvio del cap. ix del Principe M. argomenta le complesse relazioni che legano i «dua umori diversi», presenti in ogni comunità, agli antagonismi permanenti che vedono [...] parte) si lega, in M., alla configurazione di una nuova antropologia. Il mondo viene riconosciuto abitato da uomini che hanno avuto , Napoli 1967; F. Chiappelli, Nuovi studi sul linguaggio del Machiavelli, Firenze 1969; G. Sasso, Niccolò Machiavelli ...
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GALDIERI, Rocco
Giorgio Taffon
Nacque a Napoli il 18 ott. 1877 da Michele e da Rosa Cipriani.
Il padre, chimico farmacista, avrebbe voluto avviarlo alla professione di medico o di farmacista, continuando [...] G., pur con radici nella cultura e nell'antropologia napoletane, ha saputo distinguersi dalle coeve esperienze e migliori […] pronuncia nell'antico, colorito, ancora grossolano linguaggio materno, irto di convenzioni locali, una sua pena sottile ...
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PIGLIARU, Antonio
Antonello Mattone
– Nacque a Orune (Nuoro) il 17 agosto 1922, da Pietro e Maria Murgia, entrambi maestri elementari.
Rimasto orfano di padre in tenera età, si trasferì a Sassari per [...] cioè del tentativo di Pigliaru di tradurre nel linguaggio e nell’impianto logico dell’esperienza codificatoria contemporanea del diritto, contaminandoli con i metodi dell’antropologia culturale e della sociologia giuridica. Lo stesso Norberto ...
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BONAPARTE, Pietro
Fiorella Bartoccini
Nacque l'11 ott. 1815 a Roma, da Luciano e da Alessandrina Bleschamps. Fu il più irrequieto e il più ribelle dei loro numerosi figlioli, fonte continua di preoccupazioni [...] italiana e di altri fogli democratici: "La Corsica, italiana di linguaggio e di costumi, è francese per dovere, per iscelta e per della Società di geografia e dell'Istituto internazionale di antropologia.
Fonti e Bibl.: Documenti riguardanti il B. in ...
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POLETTI, Cordula
Alessandra Cenni
POLETTI, Cordula. – Penultima di quattro sorelle, nacque a Ravenna il 27 agosto 1885 da Francesco e da Rosina Donati, in una famiglia di artigiani di ceramiche, che [...] Carducci, di aver riconosciuto la portata innovativa del linguaggio poetico pascoliano, nella deriva in cui confluirono, prima maturità, stesse lavorando a un vasto progetto di antropologia culturale che avrebbe dovuto indagare su origini e fini ...
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PIERACCINI, Arnaldo
Matteo Fiorani
PIERACCINI, Arnaldo. – Nacque a Poggibonsi, in provincia di Siena, il 15 novembre 1865, da Ottaviano e Polissena Sprugnoli, sua seconda moglie. Secondo di tre figli, [...] una notevole attività di ricerca diretta verso l’antropologia, le allucinazioni psicomotorie, l’ereditarietà psicopatica, la ed Édouard Brissoud (Torino 1893). Studiò inoltre il linguaggio figurativo in psichiatria, da un punto di vista psicologico ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...