Linguista, nato a Roma il 7 gennaio 1943, morto ivi il 14 agosto 1988. Professore ordinario di glottologia all'Università "La Sapienza" di Roma (1980-1988), condusse una vasta e originale attività di ricerca [...] in diversi ambiti disciplinari, interessandosi a problemi di linguistica generale e di sociolinguistica, ai rapporti tra antropologia e linguaggio, alla storia della scrittura.
Come linguista storico e specialista di lingue del Vicino Oriente, C. ha ...
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Folklorista ed etnologo, nato a Mistretta (Messina) il 5 marzo 1904. Laureato in legge, si recò ad Oxford per studiare antropologia sociale sotto la guida di B. Malinowski. Libero docente di storia delle [...] vita e l'arte del popolo siciliano nel Museo Pitrè, Palermo 1940; Genesi di leggende, 3ª ed., Palermo 1949; Il linguaggio della poesia popolare, 2ª ed., Palermo 1951; Storia degli studî delle tradizioni popolari in Italia, Palermo 1947; Il mito del ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] Les crânes des races humaines, Parigi 1882; G. Sergi, Africa, antropologia della stirpe camitica, Torino 1897. (V. anche berberi). - Per comunque stravaganti. Se aggiungiamo l'uso del linguaggio tecnico, la terminologia scientifica, non possiamo ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] -697; R. Biasutti, Studii sulla distribuzione dei caratteri e dei tipi antropologici, in Memorie Geografiche, Firenze 1912, pp. 128-143; G. L a sé, pur essendo legato ad una moltitudine di linguaggi americani per cognate radici profonde. Come ciò si ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] Europa, si può dire che costituisca una larga fascia di transizione antropologica, cioè di miscela etnica.
Il confine fra le due grandi indívidui. I rimanenti 38 milioni rientrano, per il linguaggio, nella grande famiglia sino-tibetana e si accordano ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] (p. 42); Flora (p. 42); Fauna (p. 43); Demografia e antropologia (p. 43); Densità della popolazione e centri abitati (p. 43); Condizioni economiche natura e della vita; e anche il linguaggio non rappresentò se non un ulteriore raffinamento letterario ...
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È il più vasto dei Dominions autonomi dell'Impero Britannico. Il nome è derivato da errata interpretazione del vocabolo indiano canada o canata ("capanne"), che i primi esploratori scambiarono per un toponimo. [...] è pressapoco sconosciuta sotto il riguardo della morfologia antropologica. Possediamo dati più o meno abbondanti: 1. in mezzo al popolo, e a contatto col popolo nacque, in un linguaggio misto d'inglese e di francese, la sua poesia (The Habitant, 1897 ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] ).
L'introduzione negli anni Cinquanta del concetto di 'bene culturale' nel linguaggio giuridico internazionale deve molto alla diffusa affermazione del significato antropologico di cultura nelle scienze sociali e storiche. I membri della Commissione ...
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ASIA MINORE o Anatolia (A. T., 88-89).
Sommario. - I. Storia dell'esplorazione (p. 904); Morfologia e geologia (p. 906); Clima (p. 907); Flora (p. 909); Fauna (p. 912); Regioni naturali (p. 912); Popolazione [...] pastori transumanti o agricoltori, i Kurdi parlano un linguaggio iranico e si distinguono quindi assai bene dai of Asia, Londra 1925; V. Giuffrida-Ruggeri, Prime linee di un'antropologia sistematica dell'Asia, in Arch. per l'Antrop., XLVII (1917), ...
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PERÙ (A. T., 153-154)
Riccardo RICCARDI
Emilio MALESANI -Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
José IMBELLONI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
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Stato [...] separano i due gruppi etnici.
Ora è noto che il linguaggio aymará retrocede innanzi al quechúa. Esso si sarebbe conservato più di rifugio. E lo stesso si può dire per il tipo antropologico aymarȧ, il quale si è conservato relativamente puro solo per ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...