Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] di classificare l’uomo in razze, scrisse un saggio sulla sistematica antropologica. Nello stesso anno con la ‘riscoperta’ delle leggi di Mendel dell’a. cognitiva riguardano la percezione, il linguaggio e le funzioni cognitive più elevate.
L’ ...
Leggi Tutto
Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] Pochi anni prima E. B. Tylor aveva usato il termine antropologia per lo stesso tipo di indagine. Lo studio delle popolazioni uomo a vivere in società utilizzando gli utensili, il linguaggio e la ragione. Studiando una raccolta di crani, Blumenbach ...
Leggi Tutto
Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] linea evolutiva umana. Gli studi di genetica sviluppati dall’antropologia molecolare a partire dagli anni 1960 hanno dimostrato l’ un tempo. La socializzazione era favorita dal linguaggio verbale, come testimonierebbe la ricostruzione dell’apparato ...
Leggi Tutto
Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] nozione di ciclo di sviluppo venne elaborata negli anni 1940 dall’antropologo britannico M. Fortes in relazione allo studio della parentela e l’avvicendamento e la rotazione delle colture.
Nel linguaggio del marketing, il ciclo di vita del prodotto ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia simbolica di M. Douglas, nella psicanalisi di S. Freud e nella teoria ’azione mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento del linguaggio, che si realizza attraverso l’imitazione, è un ...
Leggi Tutto
segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, [...] del messaggio, qualunque sia il mezzo trasmissivo.
Antropologia
Numerose popolazioni fanno uso di s. ottici o nemici. Fischi e tamburi sono impiegati nei s. acustici. Il linguaggio fischiato, che permette di tenere una conversazione anche a 2 o 3 ...
Leggi Tutto
Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] bianche che decorrono a stretto contatto.
Antropologia
In antropologia culturale gli studi sul c. sono 000 uomini, si deve a Napoleone nel 1803.
Trasporti
Corpo morto
Nel linguaggio di marina, punto di ormeggio predisposto in un porto o in una ...
Leggi Tutto
UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] e dei rapporti sociali, ottenuti con lo sviluppo del linguaggio. In questo senso si giustifica l'espressione di Y. un vero e proprio avvenimento sia per la genetica che per l'antropologia.
Fu all'inizio degli anni Sessanta, in quello che si può ...
Leggi Tutto
Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] di minimax introdotte da von Neumann, ma liberandole del linguaggio della teoria dei giochi. L'esito di questi tentativi si discute circa l'utilità dei modelli matematici, e se in antropologia la simpatia di C. Lévi-Strauss per un approccio di tipo ...
Leggi Tutto
Cenni di storia e fondamenti metodologici. - Le origini. - La parola fu impiegata per la prima volta da K. Pearson (1857-1936) nel primo numero di Biometrika, la rivista nata a Londra nel 1901, che per [...] n ma da n − 1 osservazioni indipendenti (o con linguaggio più tecnico, gradi di libertà).
L'intuizione geniale di es. alla linguistica, alla geografia umana, all'etologia, all'antropologia, alla genetica di popolazioni umane, alla psicologia, ecc. ...
Leggi Tutto
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...