segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, [...] del messaggio, qualunque sia il mezzo trasmissivo.
Antropologia
Numerose popolazioni fanno uso di s. ottici o nemici. Fischi e tamburi sono impiegati nei s. acustici. Il linguaggio fischiato, che permette di tenere una conversazione anche a 2 o 3 ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] , di abduzione e adduzione delle dita.
Accompagnato da opportune determinazioni, il termine p. forma locuzioni del linguaggio medico indicanti particolari affezioni.
Micosi cutanea, di solito localizzata agli spazi interdigitali e alle pieghe di ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] bianche che decorrono a stretto contatto.
Antropologia
In antropologia culturale gli studi sul c. sono 000 uomini, si deve a Napoleone nel 1803.
Trasporti
Corpo morto
Nel linguaggio di marina, punto di ormeggio predisposto in un porto o in una ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] , irregolari, secondo la maggiore o minore conformità alle regole morfologiche prevalenti in una data lingua. Nel linguaggio di alcune scienze, si assumono denominazioni convenzionali, spesso in latino, che hanno uso internazionale e si dicono ...
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segmento Tratto di linea compreso tra due punti o tratto di un corpo qualsiasi compreso fra due estremi; anche, parte più o meno grande tagliata da un determinato oggetto o corpo.
Antropologia
In antropologia [...] si soffermava sulla natura di tali gruppi, l’antropologia sociale britannica dei decenni successivi elaborò una precisa teoria discendenza; piuttosto si preferì vedere in esso un linguaggio altamente ideologico, nel quale gli attori sociali fornivano ...
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Chirurgo e antropologo (Sainte-Foy-la-Grande, Gironda, 1824 - Parigi 1880). Professore nell'univ. di Parigi dal 1867, pubblicò notevoli studî sulle localizzazioni cerebrali del linguaggio (1861-65), oltre [...] di ricerche su questioni tecniche, metodologiche e sulla scelta di strumentarî, così da essere considerato il promotore dell'antropologia moderna. Nel 1875 fondò la Revue d'anthropologie e nel 1876 l'École publique d'anthropologie che ebbe nel ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] oggetti: ciò che di fatto esiste, e a cui si riferisce la ricerca antropologica, non è la c. umana considerata in una sua presunta unità, ma sono c.; ha posto altresì in luce che il linguaggio non è una prerogativa esclusivamente umana. Anche la tesi ...
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Nell'ambito delle scienze antropologiche, l'e. ha radici comuni con l'antropologia culturale (v. in questa App.) ma la sua indagine verte anche oggi prevalentemente sulle culture extra-occidentali già [...] sull'intero assetto socio-culturale in una società tradizionale, riportiamo quanto osserva l'antropologo inglese P. Bohannan a proposito dei Tiv della Nigeria. "Il linguaggio della discendenza e della genealogia stabilisce (per i Tiv) non solo le ...
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Genere
Simona Piccone Stella
Il concetto di genere è stato introdotto nel territorio delle scienze sociali a partire dal 1975 (Rubin 1975). Con tale concetto viene richiamata l'attenzione sull'importanza [...] dell'area qui trattata. Filosofia, storia, antropologia, psicoanalisi, critica letteraria, sociologia (quest'ultima fine del secondo millennio non si può più parlare un linguaggio teleologico, mirato a miglioramenti concreti e permanenti. Non si ...
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Folklorista ed etnologo, nato a Mistretta (Messina) il 5 marzo 1904. Laureato in legge, si recò ad Oxford per studiare antropologia sociale sotto la guida di B. Malinowski. Libero docente di storia delle [...] vita e l'arte del popolo siciliano nel Museo Pitrè, Palermo 1940; Genesi di leggende, 3ª ed., Palermo 1949; Il linguaggio della poesia popolare, 2ª ed., Palermo 1951; Storia degli studî delle tradizioni popolari in Italia, Palermo 1947; Il mito del ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...