La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] realtà da essa considerate (I, 4).
Le linee dell'antropologia di Ugo emergono più decisamente quando l'autore afferma che lo tra le cose umane vede al primo posto la morale, seguita dal linguaggio e dalla meccanica. Quanto al fine, prima è l'etica e ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] humaines, che in tedesco e olandese indica l'antropologia, laddove in francese è una science sociale.
con Wang Ling e pubblicato nel 1959, e il v. VII, Il linguaggio e la logica, redatto da Christoph Harbsmeier e pubblicato nel 1998, dopo la ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] via via più vaste, mediante l'uso degli utensili, il linguaggio, la danza, la musica e la poesia primitiva. Un' siècle des Lumières, Paris 1971 (tr. it.: Le origini dell'antropologia, 4 voll., Roma-Bari 1976-1977).
Durkheim, É., Montesquieu et ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] dell’infinito e, correlata a essa, in una concezione antropologica imperniata, fin dai primi scritti, sul limite e sulla ’ al popolo ebraico ‒, e si serve a questo fine del linguaggio più adatto, corrispondente agli usi e ai costumi del pubblico al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] su richiesta della Signoria. Si tratta di un linguaggio politico che si proietta strettamente entro un orizzonte . Un ultimo formidabile emblema di questa vera e propria antropologia del doppio viene dato nella conclusione delle Istorie fiorentine ( ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] l’insieme della cultura, espressa attraverso l’unità del linguaggio. La fondazione del nuovo Regno d’Italia ha rappresentato lo chiama Felicetto). Nel 1871 viene chiamato alla cattedra di antropologia a Roma, dove rimane fino al 1873 quando si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] mente pura» (p. 515).
Il compito che attendeva il moderno antropologo, per il quale «natura di cose altro non è che nascimento irata di un essere antropomorfo ma fu, alla lettera, il linguaggio con cui si esprimeva il cielo. Solo per gli interpreti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] E allora il contingentismo di Boutroux, l’idea di linguaggio di Bergson, il rapporto fra conoscenza ed errore di sarà possibile leggere, come residuo, l’antica passione per l’antropologia e la magia, ormai, se non storicizzata, certo poeticamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] storiografi come Paolo Sarpi e Pietro Giannone, di antropologi come Vico, di scienziati come Galileo Galilei, 1975, 19902.
G. Guglielmi, Da De Sanctis a Gramsci: il linguaggio della critica, Bologna 1976.
A. Leone De Castris, Il progetto culturale ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] delle relazioni tra estetica, letteratura, arte, antropologia, scienze umane. Significava soprattutto confrontarsi con l […]» (Dialoghi…, cit, p. 48).
La riflessione critica sul linguaggio poetico e i «lirici nuovi»
All’avvio degli anni Quaranta, ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...