Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] sistematica, gli Elementa philosophiae, divisa in tre parti, De corpore, De homine, De cive (fisica, antropologia, politica), condotta secondo un principio unitario meccanicistico. Questo disegno fu attuato molto lentamente. Infatti nel 1640 Hobbes ...
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Antropologo culturale italiano (n. Pozzolo Formigaro, Alessandria, 1943). Laureatosi in Filosofia nel 1967 presso l'Università di Torino, nel 1970 vi ha intrapreso la carriera accademica divenendo nel [...] 2002 socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino, i suoi studi si sono concentrati nei settori dell'antropologiapolitica e giuridica, dello strutturalismo e dei sistemi di parentela. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Centri di ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] . it.: Potere e società, Milano 1979).
Lewellen, T. C., Political anthropology, South Hadley 1983 (tr. it.: Antropologiapolitica, Bologna 1987).
Lorenz, K., Das sogennante Böse: zur Naturgeschichte der Aggression, Wien 1963 (tr. it.: L'aggressività ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] rovine del villaggio di Castelmonardo, distrutto dal terremoto del 1783. Un’avventura massonica, complessa, nella quale antropologia, politica e urbanistica si intrecciano per realizzare nella Magna Grecia una ‘città dei fratelli’ gemella di quella ...
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Turner, Victor Witter
Andrea Carocci
Antropologo sociale inglese, nato a Glasgow il 28 maggio 1920 e morto a Charlottesville (Virginia) il 18 dicembre 1983. Interrotti gli studi di letteratura presso [...] Leach. Successivamente, conosciuto M. Gluckman, da cui ereditò l'interesse per la teoria del conflitto e per l'antropologiapolitica, completò un dottorato alla University of Manchester dove questi insegnava. A tale periodo (1950-1954) risale il suo ...
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Antropologia
Zona più o meno vasta in cui venivano segregati gruppi autoctoni, abitanti territori colonizzati dai Bianchi. Famose, da questo punto di vista, le r. in cui fu costretta la quasi totalità [...]
La percentuale di r. obbligatoria, stabilita dalle autorità monetarie, viene a costituire uno strumento (‘obiettivo intermedio’) della politica monetaria; la manovra di tale percentuale, insieme alla manovra del tasso di sconto e alle operazioni sul ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] Ciò che di fatto esiste, e a cui si riferisce la ricerca antropologica, non è più la c. umana in generale, ma sono le di un popolo, mentre la seconda narra le vicende politiche (o politico-economiche) che hanno il loro centro nell’azione dello ...
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Antropologo e storico delle religioni italiano (Napoli 1926 - Roma 1997). Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti [...] il suo impegno civile si trasformò in militanza politica e sindacale.
Opere
Dopo un'indagine diretta svolta opere: La preghiera dell'uomo (1957); Vangeli apocrifi (1977); Antropologia religiosa (1984); Cabbala e mistica giudaica (1984); La morte ...
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Naturalista (Revò, Trento, 1835 - Padova 1900). Compiuti gli studî universitarî a Vienna, proseguì le sue ricerche ittiologiche a Genova. Fu prof. di storia naturale a Modena (1862), quindi (dal 1869) [...] -varietà) e lo portò a interessarsi di antropologia, di paleontologia, soprattutto nel tentativo di definire valore e fervido organizzatore, profuse il suo impegno anche nella vita politica e civile, divenendo, a Padova, punto di riferimento dell' ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] costituzione più liberale e legalitaria che doveva rispondere all'ideale politico dell'Accademia, lo persuase a invitare nuovamente P. a teologia astrale alla matematica, dalla fisica all'antropologia, dalla biologia alla medicina: questo stesso ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...