GIOCATTOLO
Roberto Farné
(XVII, p. 154)
Concetto e teoria del giocattolo. - Secondo i più recenti orientamenti, per il concetto di g. risulta essenziale, da un punto di vista semantico, la distinzione [...] tende spesso ad assorbire quello di g.: nel linguaggio comune si usa dire (anche per una maggiore brevità del termine), per es., "domani ti compro e pervenire a risultati più rigorosi.
L'antropologia culturale vede in particolare nei g. dei ...
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Indigenismo
Antonino Colajanni
La particolare composizione etnica e la stratificazione sociale formatesi nell'America Latina durante i cinque secoli trascorsi a partire dalla Conquista, hanno generato [...] del mondo folklorico e nativo, come base esperienziale e linguaggio culturale specifico della nuova letteratura del Il riconoscimento del problema indigeno come problema sociale fondamentale favoriva lo sviluppo di questa antropologia indigenista. In ...
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PROSTITUZIONE
Stefano LA COLLA
Silvio LESSONA
Giuseppe CAVARETTA
Uberto PESTALOZZA
. Tanto nel linguaggio corrente quanto in quello degli esploratori e dei sociologi questa parola ha applicazioni [...] S. S., dove chi si dà alla prostituzione è deportato alle isole del Mar Bianco e nel nord della Russia.
La libertà, con tutti i bisognerebbe risalire alle cause del fenomeno ed eliminarle. Secondo la scuola di antropologia criminale di Cesare Lombroso ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] da H.R. Jauss, infine dell'antropologia di M. Bachtin, che dà fondamento M. Kundera (Le rideau è un suo libro del 2004), lamenta il ritardo: "L'Europa non è scrittura per sé stessa, un secondo autonomo linguaggio: e in effetti è lo stile che per ...
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ROSMINI Serbati, Antonio
Carlo Caviglione
Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto nel Trentino, da nolbile famiglia; morì il 1° luglio 1855 a Stresa. La sua vita fu intensa, profondamente ascetica, dedita [...] morale, ivi 1837 (rist., Torino 1928-29); Antropologia in servizio della scienza morale, Milano 1838; Trattato tale, è informata, come si dice in linguaggio aristotelico-scolastico, dalla verità. Così, a mente del R., è confutato lo scetticismo, e non ...
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NEGRILLI
Lidio Cipriani
L'incertezza più grande sussiste ancora riguardo agli usi e costumi dei Negrilli, i Pigmei e i Pigmoidi africani, e quanto ne venne reso noto da viaggiatori e studiosi si deve [...] esorcismi, negl'incantesimi, nonché nel linguaggio usuale, nei proverbî e nei racconti mentre, a eccezione dell'arco, delle frecce e del turcasso, di loro fattura, poco altro recano con ai 20 mila individui.
Antropologia. - Lo stato dell'indagine ...
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SCITI E SCIZIA
Bruno Genito
(XXXI, p. 186)
Il grande numero di scavi archeologici degli ultimi anni ha notevolmente allargato lo stato delle nostre conoscenze relative alle antiche popolazioni scitiche. [...] archeologico, da quello paleo-economico a quello socio-antropologico, ecc., ha ingigantito la questione.
Nonostante si del numero degli animali da pascolo. Il tratto culturale comune a questi popoli scitici, dalla Siberia al Mar Nero, è il linguaggio ...
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SOMATOLOGIA (dal gr. σώμα "corpo" e λόγος "discorso")
Descrizione e misura dei caratteri corporei del vivente allo scopo di stabilire le variazioni individuali che determinano la morfologia di un dato [...] osservarsi sono le variazioni del colore della pelle che costituirono nei tempi passati e nel linguaggio comune anche oggi Progr. Scien., Genova 1912; F. Frassetto, Lezioni di antropologia, Roma 1909-13, voll. 2; Entente internationale pour l ...
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LABBRO (lat. labia e labra [lat. scient. labia oris]; fr. lèvres; sp. labr0s; ted. Lippen; ingl. lips)
Gustavo LUSENA
Gioacchino SERA
Anatomia e fisiologia. - Le labbra, distinte in superiore e in [...] deformazioni acquisite (microstomie cicatriziali).
Antropologia. - Nelle labbra è da boccale verso l'esterno, per influenza del muscolo orbicolare; l'altra che si stata posta in rapporto con il linguaggio, ma la spiegazione non appare plausibile ...
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OMICIDIO (lat. omicidium)
Giulio Paoli
Nel linguaggio giuridico e nel linguaggio comune omicidio non è l'uccisione di un uomo, in qualsiasi modo avvenuta, bensì l'uccisione di un uomo causata dal fatto [...] omissione, e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto o voluto come conseguenza della omicidio volontario, Napoli 1888; E. Ferri, L'omicidio nell'antropologia criminale, Torino 1895; G. B. Impallomeni, L'omicidio ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...