Antropologo e glottologo statunitense (Lauenburg, Pomerania, 1884 - New Haven, Connecticut, 1939), capo della sezione antropologica nel Museo del Canada (1910-25), poi prof. di antropologia e linguistica [...] nell'univ. di Chicago (1927-31), quindi (1931) nella Yale University di New Haven. Oltre a numerosi studî dedicati alla descrizione e classificazione genetica e tipologica delle lingue amerindiane, S. ...
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Antropologo polacco (Gluchow 1882 - ivi 1965); assistente (1906) al Museum für Völkerkunde di Berlino, fu poi conservatore del museo etnografico di Pietroburgo. Prof. di antropologia ed etnologia nell'univ. [...] sintesi del popolamento razziale dell'Europa. Tra le sue opere: Badania antropologiczne w międzyrzeczu Nilu i Kongo ("Ricerche antropologiche nella regione fra il Nilo e il Congo", 1951); Wstęp do historii Stowian ("Introduzione alla storia degli ...
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Nathan. Storico e antropologo francese (n. Metz 1935). Specializzatosi nella storia dei popoli dell'America Latina, è stato titolare della cattedra di storia e antropologia delle società meso- e sudamericane [...] al Collège de France (1992-2005, poi prof. onorario). I suoi studi si segnalano anche per l'innovativa metodologia d'analisi che W. ha introdotto nelle scienze sociali: La vision des vaincus: les Indiens ...
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Favole, Adriano. – Antropologo culturale italiano (n. Cuneo 1969). Laureato in Filosofia presso l'Università di Torino nel 1994, dal 2004 ricercatore in Discipline Demoetnoantropologiche e docente di Storia [...] di creatività culturale (2010); Trelilu: opera buffa alla piemontese (con M. Aime e M.T. Milano, 2013); La bussola dell'antropologo (2015); Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura (2018); L'Europa d'Oltremare (2020); Il mondo che ...
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Antropologo (La Chapelle-sur-Loire 1852 - Parigi 1938); dopo aver seguito i corsi di J.-L.-A. de Quatrefages de Bréau divenne (1873) preparatore dell'Istituto di antropologia e in questo compì tutta la [...] ora Museo dell'Uomo), di cui fu anche conservatore dal 1907 al 1927. Dopo la collocazione a riposo, insegnò antropologia preistorica presso l'Istituto di paleontologia umana fondato a Parigi dal principe Alberto di Monaco. Fu anche direttore, insieme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] il posto (sebbene per poco tempo) di quella pessimistica che aveva caratterizzato il pensiero sociale e politico precedente (e non solo quello di Thomas Hobbes). L’idea principale, di derivazione aristotelico-tomistica, ...
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Antropologo e sociologo francese (Épinal 1872 - Parigi 1950). Insieme allo zio Émile Durkheim, a Lévi-Bruhl e all'intero gruppo della rivista L'Année sociologique (1898), è da considerarsi tra i fondatori [...] costruzione culturale della nozione di persona; le tecniche del corpo; il concetto di reciprocità) nodali per la riflessione antropologica, il pensiero e l'insegnamento di M. hanno avuto un'influenza concreta, operativa e immediata nella nascita dell ...
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Anatomista (Brunico 1840 - Vienna 1920), prof. nelle univ. di Praga (1876-84) e di Vienna (dal 1884). Fornì contributi di istologia, anatomia macroscopica, embriologia e antropologia. Sono specialmente [...] noti i suoi lavori sullo sviluppo del rene, delle ghiandole gastriche, del mesenterio, dei nuclei di ossificazione, della mandibola (importanza degli ossicula mentalia e significato della protuberanza ...
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LIVI, Ridolfo
Massimo Aliverti
Nacque a Prato il 13 luglio 1856, secondo dei sei figli di Carlo, illustre psichiatra, e di Giuseppina Costantini. Dopo un breve soggiorno a Siena, dove nel 1858 il padre [...] XLV (1897), pp. 826-872; L'indice ponderale o rapporto tra la statura e il peso, in Atti della Società romana di antropologia, V (1897-98), pp. 125-153; La vaccinazione nell'Esercito e l'antivaccinismo, in Giorn. del R. Esercito, XLVIII (1899), pp. 3 ...
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Antropologo fisico tedesco (Karlsruhe 1874 - Friburgo in Brisgovia 1967), prof. dal 1904 di anatomia umana all'univ. di Friburgo, e dal 1927 al 1943 di antropologia in quella di Berlino. Studiò i "Bastaards" [...] di Rehoboth (ibridi fra Olandesi e Ottentotti) dell'Africa merid. e con E. Baur e F. Lenz pubblicò il trattato Menschliche Erblichkeitslehre und Rassenhygiene (1921), che costituì poi una delle basi "scientifiche" ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...